“Le spiagge libere di Ostia sono di fatto vietate ai disabili. Niente bagnini, sabbia sporca, niente pedane per le carrozzine, servizi inadeguati, niente acqua né cestini per l’immondizia”. Lo dichiara in una nota il consigliere capitolino della Lega Fabrizio Santori, dando voce alle proteste di centinaia di disabili impossibilitati a godere del mare romano in condizioni di sicurezza e igiene. “La delibera appena approvata in Assemblea Capitolina, volta a promuovere l’intero territorio del lido di Roma candidandolo al rango di patrimonio Unesco con il nuovo nome di ‘Ostia lido di Roma’, in queste condizioni, per gravi responsabilità del Pd, del sindaco Gualtieri e del presidente Falconi, candida soltanto e ancora una volta la vergogna. Tutti chiacchierano di Ostia, volano del turismo locale e internazionale, ma non c’è un serio impegno della Giunta e del Sindaco: ne chiederemo conto in aula Giulio Cesare”, prosegue Santori. “Gli arenili liberi gestiti dal Comune devono essere fruibili da tutti, disabili in prima fila, senza pericoli e in una corretta gestione che ne tuteli il decoro, l’igiene e la pulizia. Non garantire i servizi minimi sulle spiagge libere, lasciarle vuote di sicurezza ma piene di sporcizia e disagi vuol dire discriminare soprattutto i disabili, ma anche moltissimi altri cittadini che non possono, o semplicemente non vogliono, usufruire delle spiagge in concessione”, aggiunge. “Ci chiediamo come sia possibile che in una città popolosa, e con il caldo torrido di questi giorni, si continui a ignorare un problema che coinvolge migliaia di romani e le loro famiglie, riempiendosi la bocca di progetti per il futuro. Ma i romani chiedono risposte adesso, subito: abbattere le barriere architettoniche sulle spiagge libere, garantire la pulizia, istituire un servizio di vigilanza e salvamento: tutto questo deve essere realizzato immediatamente”, conclude Santori.
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