Nove anni e mezzo di reclusione per Flavio Carboni e quattro anni per il senatore Denis Verdini. Sono alcune delle richieste di condanna avanzate dalla procura di Roma nei confronti di 18 imputati accusati, a seconda delle posizioni della violazione della legge Anselmi sulle società segrete, associazione per delinquere, corruzione, abuso d’ufficio, illecito finanziamento ai partiti e diffamazione nell’ambito del processo sulla cosiddetta P3. Stando alla procura, gli imputati avrebbero violato la legge Anselmi, tentando di condizionare il funzionamento degli organi costituzionali. Oltre che per Carboni e Verdini, i pm Mario Palazzi e Rodolfo Sabelli, hanno sollecitato altre 16 condanne e una assoluzione. In particolare una pena di 8 anni e mezzo di reclusione è stata chiesta per Pasquale Lombardi, ex giudice tributarista, e per l’imprenditore Arcangelo Martino, considerati insieme a Carboni gli organizzatori dell’associazione per delinquere contestata. In merito al medesimo procedimento, sono state chieste condanne minori per posizioni che non rientrano nell’associazione per delinquere. Tra questi ultimi, 1 anno di reclusione è stato richiesto per l’ex governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci; 1 anno e 6 mesi per Nicola Cosentino; cinque anni per Vincenzo Carbone, ex primo presidente della Cassazione; e un 1 anno e 6 mesi per l’ex assessore della Regione Campania Ernesto Sica. A decidere sulle richieste dell’accusa saranno i giudici della nona sezione penale. La prossima udienza è fissata per il prossimo 3 febbraio.