“Il 2013 si presenta come un anno drammatico per tutto il comparto delle autonomie locali, in particolare dei comuni: alle criticità che provengono dalle limitazioni ai poteri di spesa che si sommano a cinque anni di manovre che hanno limitato l’autonomia dei comuni si aggiunge l’insostenibile peso del patto di stabilità a carico dei piccoli comuni, tutto ciò può produrre un mix ideale che può portare tante amministrazioni al rischio default”. Lo afferma al sito dell’Anci il sindaco di Ascoli Piceno e delegato dell’Associazione per la Finanza locale, Guido Castelli, a proposito della normativa che dal primo gennaio estenderà il patto di stabilità ai comuni tra i 1000 e 5000 abitanti.”Un simile provvedimento denota una scarsa conoscenza di quelle che sono le dinamiche che sostengono il tessuto sociale nazionale – rileva Castelli – e siamo costretti a scendere in piazza il 21 novembre perché sta diventando una situazione insostenibile”. Per il sindaco di Ascoli “i Comuni avrebbe fatto volentieri a meno di manifestare se solo avessimo avuto un interlocutore più attento alle problematiche dei comuni, luoghi della crescita economica e della cura per le persone, come abbiamo ben ribadito durante l’Assemblea di Bologna, ma evidentemente – conclude – non è così”.