Angelino Alfano si muove. In attesa di capire cosa farà Silvio Berlusconi, il segretario del Pdl annuncia novità per il partito di via dell’Umiltà. Intervenendo a Norcia durante un convegno della Fondazione Magna Carta di Gaetano Quagliariello, l’ex Guardasigilli promette l’imminente varo di una nuova squadra per “rafforzare” la sua formazione politica. Occorre lavorare per una “ricostruzione” del centrodestra, è l’invito, senza cedere alla “rassegnazione”. Non si rassegna di certo Gianni Alemanno che insiste per ripartire da zero: ‘Convocare, entro novembre, una grande Convention per azzerare il Pdl e avviare la costituzione di un nuovo soggetto politico attraverso le primarie’, e la proposta del sindaco di Roma. Contestualmente, Alfano continua a insistere sulla necessità di unire i moderati, nella scia dell’appello lanciato dal Presidente del Senato Renato Schifani dalle colonne del Corriere della Sera e ribadisce la possibilità di tenere primarie per la premiership se il Cavaliere confermerà l’intenzione di non candidarsi. “A breve annuncia il segretario del Popolo delle libertà – presenterò una squadra con elementi politici di grande livello”. L’obiettivo, aggiunge, è “rafforzare” e nello stesso tempo rinnovare e rilanciare il partito. Alfano ha in mente persone capaci di rappresentare “al meglio i nostri territori sia a livello nazionale che locale”.
“Il progetto prevede, come tappa successiva, l’unità delle forze moderate, chiamate a raccolta stamane anche da Schifani. E’ lo stesso Presidente di Palazzo Madama a indicare il percorso: occorre un “manifesto” per “la Terza Repubblica” che sia la base “per una ‘Costituente dei moderati’ e una sorta di patto pre-elettorale che fissi le linee guida della Grande Riforma, la riforma dello Stato”. Un’idea subito sposata dall’ex Guardasigilli: “Sono d’accordo, sulla costituente dei moderati come luogo dove far emergere i contenuti”. Ma l’argomento Pdl e il tema dell’unità dei moderati sono strettamente legati alle decisioni che assumerà nelle prossime settimane Berlusconi. Il Cavaliere continua a non sciogliere la riserva, accentuando i timori di chi nel partito teme che sia in cantiere un azzeramento, per varare poi una lista che vada oltre il Pdl, ipotesi di cui parla anche Ignazio La Russa intervenendo sull’Huffington Post: “Berlusconi – sottolinea – faccia la sua lista e si allei con noi”. Alfano non ne parla, anzi ostenta tranquillità: “Io mi fido di Berlusconi, lui si fida di me e quindi entrambi si fidano l’uno dell’altro”. Di più, secondo Alfano “i moderati sono alla ricerca di un nuovo destino, so per certo che il protagonista di questi anni Berlusconi ha detto che per favorire questa ricomposizione è disponibile a non ricandidarsi se questo favorisce l’area dei moderati”. Ad Alfano interessa in questo momento soprattutto attuare un intenso pressing nei confronti dell’Udc, con l’obiettivo di raggiungere un’intesa. Per questo ricorda anche i rischi di un futuro senza accordo: “Noi chiediamo ai leader dell’area moderata la stessa visione appassionata e generosa. Ci sono due modi per far vincere la sinistra: votarli oppure separare i moderati. Noi abbiamo in mente di far vincere l’area alternativa a sinistra”. Uno sguardo infine anche all’attività del governo Monti: al premier ‘diremo’ di ridurre l’Iva e di non penalizzare le famiglie mettendo mano alle detrazioni. Si tratterebbe, conclude, di un “tradimento” del patto tra Stato e cittadini.