martedì 26 Novembre 2024,

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PEF Tari 2021, Regolamento e Tariffe: la posizione espressa da Fondi Vera in Consiglio Comunale

scritto da Redazione
PEF Tari 2021, Regolamento e Tariffe: la posizione espressa da Fondi Vera in Consiglio Comunale

Nella Seduta di Consiglio Comunale di Mercoledì 30 Giugno è stato votato il Piano Economico Finanziario TARI 2021, è stato approvato il Regolamento per la disciplina della Tassa sui Rifiuti, e insieme ad esso le Tariffe, il numero delle rate e le scadenze di pagamento della TARI per l’Anno 2021.

Oltre 14mila famiglie fondane, ogni giorno, differenziano i propri rifiuti, eppure negli ultimi anni, nonostante percentuali che proiettano la Città nell’olimpo dei “Comuni Ricicloni”, le tariffe non accennano a diminuire. Perché le agevolazioni di quest’anno sono ovviamente occasionali e legate all’emergenza pandemica, e tanti altri Comuni stanno predisponendo questo tipo di interventi.

Nel suo intervento il nostro Capogruppo Consiliare Francesco Ciccone ha tenuto a ribadire la posizione di Fondi Vera, presentando esplicite richieste: non più una presunzione di conferimento di rifiuti, non più calcoli sul criterio dei metri quadrati dell’immobile di residenza, perché l’utente paghi per quanto indifferenziato produce.

Questo il suo intervento integrale:

“Devo evidenziare che, ancora una volta, nel giro di pochissimi giorni ci ritroviamo a conoscere e approfondire tematiche così importanti, con i minuti contati e l’orologio che corre inesorabilmente. I punti di cui discutiamo oggi sono arrivati in Commissione Bilancio per la prima volta Venerdì mattina, 25 Giugno. Dopo la seduta di Consiglio della sera prima.

In meno di cinque giorni arriva in Aula, come se dietro queste scelte ci fosse fretta. Fretta giustificata dalla scadenza dei termini per l’approvazione delle Tariffe e dei Regolamenti della Tari e della Tariffa corrispettiva. Entrata di natura tributaria che, è bene ricordarlo, è destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Fretta che non si è palesata in tante altre occasioni, anzi. Basti ricordare che sono passati meno di quattro mesi dalla seduta di Consiglio in cui si discusse il Piano Economico Finanziario Tari 2020 con un ritardo notevole, dovuto ad un eccesso di pigrizia, chiamiamola così, da parte del gestore del servizio.

Ma a prescindere da queste osservazioni, ciò che a distanza di poco tempo torno a ripetere è innegabile.

Appare chiaro a tutti che evidentemente in questa Città i risultati della Raccolta Differenziata non riescano, non possano, non sono nelle condizioni probabilmente di incidere sulle tariffe che i fondani sono costretti a dover subire anno dopo anno.

Nella definizione dei criteri di riconoscimenti dei costi efficienti di esercizio e di investimento del servizio integrato dei rifiuti ho letto con estremo piacere che “l’obiettivo che il Comune di Fondi si è posto è quello di consolidare per il 2021 la percentuale dell’84,40% di raccolta differenziata, dato registrato nel corso del 2019”. Questo significa che i propositi sono importanti e condivisibili.

Ma a questa Città che ha saputo rispondere oltre ogni più rosea aspettativa alla “rivoluzione” della differenziata vogliamo iniziare a riconoscere una diminuzione delle tariffe? Chiamiamolo “premio fedeltà”. Chiamiamolo “sconto”. Non è così importante il nome quanto il senso… è tempo di premiare chi sta permettendo a tutta la Comunità di raggiungere numeri così alti e prestigiosi che danno lustro inevitabilmente anche alle Istituzioni.

Nella Delibera di adozione del Piano Economico Finanziario relativo alla Tassa sui Rifiuti PEF MTR Anno 2021 è chiarito che nel nostro Ente manca una unità organizzativa che si trovi nelle condizioni idonee a procedere alla validazione del PEF 2021 e che, pertanto, la procedura è stata svolta dall’Organo di Revisione del Comune di Fondi.

Nella Delibera di approvazione delle Tariffe è riportato l’importo di Euro 301.651,00 assegnato all’Ente ai sensi dell’art. 6 del Decreto Legge n. 73/2021 per introdurre una riduzione tariffaria in relazione al perdurare dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, che possa attenuare l’impatto delle chiusure obbligatorie e delle restrizioni nell’esercizio dell’attività per le categorie economiche colpite.

Insieme a queste risorse anche l’avanzo vincolato delle agevolazioni derivante dal Fondo Funzioni Fondamentali del 2020 non interamente utilizzato, pari ad Euro 108.772,00, ed i 400.000,00 Euro derivanti dai fondi assegnati al Comune ai sensi dell’art. 12-bis del Decreto Legge n. 34/2020, si giunge a circa 810mila Euro come ammontare delle agevolazioni a favore delle utenze non domestiche.

Ma l’incidenza del gettito derivante dalla Tari sulle utenze non domestiche è del 37%.
Il restante 63% resta a carico delle utenze domestiche, delle famiglie, di ogni cittadino.
Il mio non vuole essere un intervento tecnico bensì prettamente politico. Che non ha la pretesa di discutere di coefficienti e scadenze di pagamento, ma solo di invitare alla riflessione su come la Città stia vivendo e maturando sensibilità rispetto alla raccolta differenziata.

L’ho già fatta e lo ribadisco oggi. La richiesta di Fondi Vera è chiara: non più una presunzione di conferimento di rifiuti, non più calcoli sul criterio dei metri quadrati dell’immobile di residenza. L’utente paghi per quanto indifferenziato produce.

Fuori da questa assise oltre 14mila nuclei familiari, ogni giorno, differenziano i propri rifiuti, eppure negli ultimi anni, nonostante percentuali che proiettano Fondi nell’olimpo dei “Comuni Ricicloni”, le tariffe non accennano a diminuire. Perché le agevolazioni di quest’anno sono ovviamente occasionali e legate all’emergenza pandemica, e tanti altri Comuni stanno predisponendo questo tipo di interventi.

Il percorso che auspico sia intrapreso è quello che possa condurci non soltanto a rispettare il principio secondo cui “chi inquina paga”, bensì “chi differenzia paga il giusto”, che presuppone un definitivo salto di qualità nella gestione del servizio, ed un giusto riconoscimento agli sforzi concreti di una Comunità che ha saputo adeguarsi  ad una rivoluzione delle abitudini. 

Migliorare le performance di differenziata ogni anno, se possibile. Diminuire la produzione di rifiuti, far sì che i Cittadini godano di una tariffa commisurata ai rifiuti prodotti. E continuare ininterrottamente nella sensibilizzazione delle giovani generazioni, nella lotta senza quartiere all’inciviltà ed all’abbandono indiscriminato di rifiuti, ricordando ai nostri concittadini che l’arredo urbano di una Città è per forza di cose figlio della viviblità, della salubrità dei luoghi, con sanzioni che puniscano tutti coloro che attentano alla pulizia e sicurezza delle strade, dei parchi, delle piazze, di ogni luogo pubblico.

È tempo di determinare una tariffa che sia proporzionale, almeno in parte, alla fruizione del servizio di raccolta rifiuti. Con il reale volume e peso dei singoli svuotamenti dell’utenza. Non più in base ad una presunzione di conferimento di rifiuti, non più calcoli sul criterio dei metri quadrati dell’immobile di residenza, perché l’utente paghi per quanto indifferenziato produce.

Quindi un principio nuovo, ovvero “meno rifiuti indifferenziati produci, meno spendi”.

Con la Tariffa Puntuale possiamo premiare chi sa ridurre i rifiuti indifferenziati. Premiamo i comportamenti virtuosi e riduciamo al minimo i rifiuti non riciclabili. Con una tariffa equa e trasparente, e una misurazione del comportamento virtuoso attraverso un sistema di lettura elettronico.

La prossima sfida può essere quella della “contabilizzazione del rifiuto”. In molti comuni con la raccolta porta a porta, e potremmo farlo iniziando da un quartiere in maniera sperimentale, i bidoncini sono dotati di un chip per il riconoscimento degli utenti. Un sistema semplice ed efficace, che ha superato anche quello della chiave elettronica o tessera associata con cui in altri centri si utilizzano i cassonetti con riconoscimento dell’utenza.

In attesa di capire se l’ARERA Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente abbia deciso concretamente di ammonire la De Vizia o addirittura multarla per il ritardo nell’elaborazione del PEF 2020, che come dicevo è arrivato in Aula solo a Marzo di quest’anno.

Grazie”.

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