“Solo dopo quello che può essere definito un vero e proprio schianto contro un muro la Regione Lazio, e la maggioranza che la guida, hanno finalmente deciso di fare un passo indietro e di ripristinare gli orari dei treni antecedenti all’11 dicembre 2016. Sono stati necessari oltre due mesi di disagi, mobilitazioni e proteste perché Zingaretti ed i suoi prendessero atto di quello che era un fallimento annunciato. Sono stati necessari oltre due mesi di passione a carico di centinaia di cittadini, lavoratori e studenti, perché si rendessero conto che le scelte quando non sono condivise con la base, con i territori e con le istituzioni che li rappresentano si trasformano in sconfitte, come questa, cocenti. Le scelte quando non sono condivise perdono di efficacia e si riducono ad essere pure e semplici imposizioni. Eppure era sufficiente che per evitare tutto questo Zingaretti ed i suoi accettassero il confronto ed ascoltassero chi, come i pendolari e noi, li avevano messi in guardia rispetto ad un sistema che non solo non avrebbe funzionato ma avrebbe peggiorato la mobilità e il trasporto pubblico locale. Oggi i pendolari hanno raggiunto una importantissima vittoria con l’aggiunta che i treni a disposizione sulla tratta Roma – Formia – Minturno, saranno anche aumentati. Un successo per tutti coloro che non hanno mai smesso di lottare per vedere riconosciuto il proprio diritto ad avere un trasporto pubblico all’altezza delle loro esigenze e non, come accaduto a seguito della “rivoluzione” di dicembre, segnato da disagi e inadempienze. Restano alcune eccezioni sollevate dai pendolari in queste ore che ci auguriamo siano accolte dalla Regione Lazio che è così “attenta alle loro esigenze” al fine di migliorare, davvero, ed ulteriormente il modello orario proposto in vista del 12 marzo 2017 e facendo tesoro degli errori passati. Chi amministra non può e non deve governare, come accaduto in questo caso, a suon di prepotenza ed arroganza. Le sperimentazioni non si fanno a carico dei cittadini. I monitoraggi devono essere effettuati prima per rilevare le criticità e risolverle avanzando proposte che hanno validità solo e soltanto se migliorano un servizio e non, come in questo caso, peggiorandolo. In queste ore sentiamo parlare di una Regione tanto attenta alle esigenze dei cittadini. A noi sembra una Regione che di dopo lo schianto si è limitata a fare l’unica possibile: ingranare la marcia indietro. Oggi, come ieri, quello che serve non è vantare meriti, ma continuare ad ascoltare il territorio, i cittadini, i pendolari. Il resto è noia politica”.
Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone