Buone notizie per chi ha iniziato a lavorare prima dei 19 anni e ha maturato 41 anni di contribuzione. Nella legge di bilancio 2017 infatti è stato previsto il cosiddetto “beneficio per i lavoratori precoci”. Questa categoria di lavoratori potrà accedere alla pensione anticipata, che verrebbe versata a partire da maggio di quest’anno.
Rispetto al passato, quindi, i lavoratori precoci potranno andare in pensione un anno e dieci mesi prima (uomini) oppure dieci mesi prima (donne)
“Potranno accedere al beneficio tutti lavoratori dipendenti e autonomi iscritti all’Associazione Generale Obbligatoria con almeno 1 anno di contribuzione per periodi di lavoro svolti prima del 19° anno di età e che si trovino a rispettare particolari condizioni – ha spiegato Franco Assaiante vice segretario della Fap Acli Latina – si deve trattare di lavoratori in stato di disoccupazione a seguito di licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale e che non percepiscano la prestazione per disoccupazione da almeno 3 mesi, oppure lavoratori che assistono, da almeno 6 mesi dalla richiesta, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave; rientrano nel beneficio anche lavoratori con riduzione della capacità lavorativa accertata, con riconoscimento di invalidità civile superiore o uguale al 74%”.
A poter beneficiare della nuova legislazione, e quindi della pensione anticipata, saranno anche i lavoratori addetti a lavori usuranti o che comunque abbiano svolto, consecutivamente negli ultimi sei anni, le seguenti attività: operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici; conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni; conciatori di pelli e di pellicce; conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante; conduttori di mezzi pesanti e camion; personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni; addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza; insegnanti della scuola dell’infanzia e educatori degli asili nido; facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati; personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia; operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti.
Per richiedere questo beneficio di pensione anticipata sarà dunque possibile fare domanda all’INPS, che riconoscerà il beneficio all’esito dell’esame dei requisiti richiesti. Chi accederà alla pensione con riduzione per i lavoratori precoci non potrà svolgere lavoro subordinato o autonomo fino al raggiungimento dei requisiti ordinari della pensione anticipata e non potrà attenere ulteriori maggiorazioni previste per i lavoratori precoci.
“Si tratta di novità importanti – ha spiegato il direttore provinciale delle Acli Nicola Tavoletta – che è bene diffondere in modo che chi crede di trovarsi nelle condizioni di poter accedere al nuovo sistema possa far valutare la sua posizione in uno sportello Patronato -. Politicamente si tratta di un giusto riconoscimento per coloro che hanno svolto un’attività lavorativa particolarmente impegnativa o hanno iniziato a lavorare particolarmente giovani”.