giovedì 21 Novembre 2024,

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Pensioni: Padoan, senza Dl spesa insostenibile

scritto da Redazione
Pensioni: Padoan, senza Dl spesa insostenibile

Senza il dl del governo sulle pensioni ci sarebbe stato “un incremento non sostenibile della spesa per le pensioni nel 2015 e negli anni seguenti” e nel 2015 il deficit tendenziale sarebbe passato dal 2,5% del Def “al 3,6%” e nel 2016 dall’1,4% all’1,7%. Così il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan alla Camera, spiegando che “questi valori non consentirebbero di rispettare le regole di bilancio europee“. Senza il dl del governo sulle pensioni “nel 2015 la spesa aggiuntiva di competenza ammonterebbe a circa 17,6 mld al netto degli effetti fiscali“. In base al dl dal 2016 il rimborso sarà al “50% di quanto stabilito per le mensilità del biennio 2012-2013“, a cui si aggiunge la riqualificazione prevista dalla legge Letta.
In base al dl il riconoscimento della rivalutazione relativa al 2012 e 2013 sarà del “40% per gli assegni superiori a tre volte il minimo e pari o inferiori a 4 volte il minimo con riferimento all’importo complessivo dei trattamenti medesimi“; “del 20% per i trattamenti superiori a 4 volte il minimo e pari o inferiori a 5 volte il minimo Inps“; del “10% per quelli superiori a 5 volte e pari o inferiori a 6 volte il minimo“, mentre “la rivalutazione non è riconosciuta per gli assegni superiori a 6 volte il minimo” ha spiegato Padoan. Nel 2014 e 2015 invece la rivalutazione sarà “nella misura del 20% di quanto stabilito per le mensilità del biennio 2012-2013“. Ancora una volta il governo ha prestato più attenzione a chi ha redditi più contenuti. Con il dl il rimborso varia da 750 euro a 460 a 280 euro in base alle fasce indicate nel dl. L’intervento proposto – ha aggiunto – consente di ridurre la maggiore spesa per le pensioni derivante dalla sentenza della Corte a circa 2,8 mld per il 2015 e a circa 0,7 mld annui dal 2016, con profilo leggermente decrescente“.
Un rimborso a tutti i pensionati per una spesa pari a 17,6 mld nel 2015 e di circa 4,5 mld negli anni successivi avrebbe avuto riflessi negativi “sulla pressione fiscale e sulla fornitura di servizi pubblici e trasferimenti inclusi quelli alle generazioni più giovani“. I benefici dal 2016 “sono permanenti“. Così Padoan spiegando inoltre che per gli anni precedenti “il recupero del 2012 e 2013 si somma a quello del 2014, quindi c’è un gradino positivo“. E’ per non essere simili alla Grecia che sono state prese queste misure” senza le quali “non solo romperemmo le regole Ue ma rimetteremmo la finanza su un percorso non sostenibile e quindi anche mettendo in discussione fiducia mercati“. Il testo del provvedimento sarà trasmesso “stamattina presto al Quirinale e da lì alle Camere. I tempi più lunghi sono stati dovuti alle procedure per la bollinatura“.

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