Gaeta torna a far parlare di se a livello internazionale, dopo la citazione del premio pulitzer Seymour Hersh nel suo articolo sull’esplosione del Nord Stream lo scorso anno in cui è stata coinvolta la nave ammiraglia della VI flotta USA Mount Whitney di stanza nel porto cittadino, questa volta ad essere coinvolte sono le motovedette libiche donate dallo Stato Italiano al governo fantoccio filo NATO, e venutesi ad addestrare con il proprio equipaggio negli scorsi anni presso la Scuola Nautica della Guardia di Finanza di Gaeta. Una di queste motovedette unità d’élite della Libyan Coast Guard and Port Security, ha attaccato a colpi di mitra in acque internazionali, nella giornata di ieri 18 Luglio, un peschereccio siciliano con un vero e proprio atto di terrore. L’equipaggio, infatti, ha raccontato di “essere stati legati come salami, picchiati e soggetti a furti di denaro e oggetti in oro”. Atti “di violenza inaudita“, considerati “inaccettabili” e che richiedono “una risposta immediata e ferma”.
Per la cronaca, alla cerimonia di chiusura del primo corso di formazione degli equipaggi libici intervenne a Gaeta l’allora ministro dell’Interno Marco Minniti. Ai giornalisti, Minniti annunciò che entro la fine del mese di giugno 2017 il governo italiano avrebbe consegnato alla Libia una decina di motovedette. “Quando il programma di fornitura delle imbarcazioni sarà terminato la Marina libica sarà tra le strutture più importanti dell’Africa settentrionale”, dichiarò con enfasi Marco Minniti. “Lì si dovranno incrementare le azioni congiunte e coordinate per il controllo contro il terrorismo e i trafficanti di esseri umani: missioni cruciali per tutta la comunità internazionale”.
Democrazia Sovrana Popolare Sud Pontino
Partito Comunista Sezione “Mariano Mandolesi” Gaeta