“Piano casa, è iniziata in consiglio regionale la battaglia per ottenere la proroga di questo strumento fondamentale per i territori, le imprese, gli Enti locali e i cittadini. Siamo riusciti ad ottenere, dopo una forte presa di posizione nell’ultima seduta, la presenza del presidente Zingaretti ai lavori sulla proposta di legge “Norme per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio”. Una richiesta non legata ad un capriccio ma alla convinzione che fosse importante, nonché decisiva, la presenza di Zingaretti su una legge fondamentale ma ancora, nonostante gli sforzi compiuti in commissione, non adeguata alle esigenze dei territori che rappresentiamo. E proprio a Zingaretti e all’assessore Civita mi sono rivolto chiedendo un’apertura sostanziale, e una riflessione attenta, sulla proroga del piano casa la cui spinta propulsiva è tutt’altro che esaurita come testimoniamo centinaia di appelli provenienti in questo senso da parte di associazioni datoriali, Enti locali, tessuto produttivo e cittadini. Uno strumento la cui validità si misura nella crescita del Pil regionale, nello sviluppo economico ed occupazionale. Zingaretti e la sua giunta non possono ignorare tutto questo. E non potranno ignorare gli emendamenti, sulla cui approvazione siamo pronti a fare le barricate, che ho proposto per tenere in vita il piano casa anche per una piccola fase di affiancamento a quanto previsto dalla legge sulla rigenerazione urbana, per dare continuità allo sviluppo e non interromperlo in modo brusco. Perché prorogare il piano casa non significa incentivare il consumo del territorio ma migliorarlo. Non significa aumentare il carico urbanistico ma aumentare i servizi a favore dei cittadini. Lo hanno fatto altre regioni che sono entrate nel merito della vita reale dei territori e non comprendiamo questa presa di posizione in negativo da parte della maggioranza e della giunta Zingaretti che in questo modo dimostrano solo di non avere a cuore il bene delle comunità che sono chiamati a governare. Noi ci crediamo a non ci arrendiamo sperando nello stesso buonsenso che in commissione ha portato a migliorare la proposta di legge sulla rigenerazione urbana. Ed in particolare a recepire gli emendamenti che estendono anche all’area agricola l’applicazione di quanto previsto nella proposta di legge, ad includere tra le aree su cui è consentito attuare gli interventi contenuti nella proposta di legge almeno le zone rurali che il piano territoriale paesaggistico regionale (PTPR) individua e classifica come zona grigia “paesaggio degli insediamenti urbani”, con un insediamento residenziale continuo recente con superficie occupata maggiore dell’80% e zona azzurra “paesaggio degli insediamenti in evoluzione”, ovvero come zone parzialmente edificate e in via di trasformazione o di sviluppo urbano compatibile. Estendendo a tutte le zone agricole, nessuna esclusa, gli interventi diretti, quali gli interventi di ristrutturazione edilizia o di demolizione e ricostruzione degli edifici con possibilità di incremento fino ad un massimo del 20% della volumetria o della superficie esistente. La battaglia è iniziata consapevoli che questa regione, non solo in materia urbanistica ma anche per altri settori come il turismo, ha bisogno di strumenti derogatori per crescere ed essere contemporanea a se stessa, per dare risposte a cittadini ed imprese. Ora non resta che vedere quanto Zingaretti e la sua maggioranza siano consapevoli di tutto questo”.
Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone