Una deroga generale al Patto di stabilità per tutti i comuni al di sotto dei 5.000 abitanti o in alternativa una deroga per le spese relative alle opere pubbliche con particolare riferimento all’edilizia scolastica e al dissesto idrogeologico. In alternativa ancora un allentamento al patto di stabilità almeno per i comuni al di sotto dei 3.000 abitanti. E’ una delle richieste che una delegazione dell’Anpci (associazione nazionale piccoli comuni d’Italia), guidata dal Presidente Franca Biglio, ricevuta oggi a Palazzo Chigi ha sottoposto dal Segretario Generale, Consigliere di Stato, Manlio Strano. Oltre alla deroga al patto di stabilità, la delegazione ha anche chiesto la deroga all’associazionismo obbligatorio. Sempre al fine di garantire la realizzazione delle opere di edilizia scolastica e gli interventi relativi al dissesto idrogeologico, si è richiesta una deroga al limite di indebitamento imposto attualmente dalla Legge 183/2011. In materia di associazionismo obbligatorio è stata chiesta la proroga dei termini in attesa del DPCM che stabilisce i parametri economici ai quali attenersi per il convenzionamento. Il Consigliere di Stato – ha riferito al termine dell’incontro il presidente Franca Biglio, ha riconosciuto “la rilevanza delle questioni poste sul tappeto, concordando sulla necessità di un nuovo quadro normativo specifico per i Piccoli Comuni ed ha assicurato il suo interessamento per tutte le richieste avanzate con particolare attenzione alla proposta di deroga al patto di stabilità compatibilmente con la necessità di garantire l’invarianza dei costi prevista dalla Legge di Stabilità.