Una rete di alleanze con servizi innovativi per supportare l’export internazionale delle imprese piccole e medie di Roma e del Lazio, e in prospettiva dell’Italia. E’ Network Globale, l’agenzia per l’internazionalizzazione presieduta da Aurelio Regina presentata questa mattina alla Camera di Commercio di Roma alla presenza del viceministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda, del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e di Giancarlo Cremonesi, presidente della Camera di commercio. Una realtà che ha già, ha spiegato Regina, “il dinamismo di una start up“, e che già negli scorsi mesi ha messo in azione 4 progetti speciali con 45 aziende coinvolte, 14 fiere internazionali e oltre 350 occasioni di incontri tra aziende. La nuova agenzia (95 per cento Camera commercio e 5 per cento Unioncamere) sarà anche uno dei bracci operativi del Consorzio Camerale per l’Internazionalizzazione. Network globale utilizzerà “strumenti innovativi” come i voucher per l’acquisto di servizi.
“L’internazionalizzazione – ha commentato Cremonesi – é una delle scelte che il Paese deve fare per uscire dalla crisi, e a Roma e nel Lazio si può molto incrementare: il Lazio vale infatti l’11 per cento del Pil, ma le esportazioni ammontano solo al 4,6 per cento“. Il sistema Lazio, ha commentato il presidente Regina, “non ha l’adeguata struttura rispetto alle sue potenzialità“. I motivi sono tre: il basso numero di imprese medie, il venir meno della spesa pubblica sul quale il sistema si era adagiato, la prevalenza dei servizi sul manifatturiero. Le risorse di Global Network arriveranno da un contributo di 2,1 milioni l’anno da Camera di commercio, più i finanziamenti in corso d’anno. Aree strategiche di intervento il Mediterraneo allargato, il Nordamerica, il Brasile, la Cina la Russia e l’India, mentre i settori in prima linea sono l’agroindustriale, i beni di consumo, i beni strumentali e le nuove tecnologie. “E’ una iniziativa utilissima – ha commentato Zingaretti – C’é tanto Lazio nel mondo e tanto mondo nel Lazio, ma manca una strategia regionale di internazionalizzazione. Abbiamo alle spalle un periodo storico in cui si sono affastellate iniziative ma con grande fragilità nella capacità di individuare strategie. E’ importante dunque reagire e ridisegnare il ruolo della Regione“.