“Dopo i roboanti annunci istituzionali degli scorsi mesi sulla pioggia di soldi per rilanciare il nostro sistema Paese, il Piano nazionale Ripresa e Resistenza ha cominciato a mostrare impietosamente le sue lacune nell’italica maniera, tra ritardi amministrativi, lungaggini burocratiche e progetti a rischio. Non lo diciamo noi, ma gli approfondimenti di autorevolissimi giornali nazionali che denunciano in maniera chiara e concreta come milioni e milioni di euro, legati al Pnrr appunto, risulterebbero non ancora spesi (e chissà se lo saranno mai, aggiungiamo noi). Un vero e proprio peccato se è vero, come è vero, che molti dei fondi in questione sono programmati per essere destinati al rilancio infrastrutturale, alla transizione ecologica e alla riqualificazione immobiliare del nostro territorio. Un contesto preoccupante e grave su cui è improcrastinabile una presa di posizione dell’attuale governo, che quindi deve mettere in campo azioni urgenti e provvedimenti mirati per aiutare gli enti preposti a investire le risorse del Piano nazionale Ripresa e Resistenza e diminuire cosi i tempi di realizzazione di opere fondamentali per il territorio e la comunità”.
Così, in una nota stampa, Marco Matteoni, ex presidente della Confartigianato Edilizia di Roma e del Lazio, nonché tra i principali player nella riqualificazione immobiliare ed energetica.
I commenti non sono chiusi.