“Appartamenti, in pieno centro a Pontinia, presi d’assalto da extracomunitari che vivono ammassati in condizioni igieniche e sanitarie ai limiti della civiltà. Interi palazzi in cui i residenti si lamentano, ogni giorno, del degrado causato dall’incuria a cui luoghi comuni e interni ai palazzi sono oggetto da parte degli extracomunitari. Una situazione diventata insostenibile e che rischia, senza un intervento serio e mirato, di sfociare in piaga sociale a causa delle tensioni che costantemente si alimentano. In questo contesto, su sollecitazione dei tantissimi cittadini che incontriamo, abbiamo inviato una nota al sindaco di Pontinia, Carlo Medici, chiedendogli di emettere un’ordinanza finalizzata a contrastare il fenomeno del sovraffollamento introducendo misure di prevenzione e repressione di quanto previsto dalla normativa vigente in materia. Il decreto ministeriale del 5 luglio 1975, all’articolo 2, cita chiaramente che “Per ogni abitante deve essere assicurata una superficie abitabile non inferiore a mq 14, per i primi 4 abitanti, ed a mq 10, per ciascuno dei successivi. Le stanze da letto debbono avere una superficie minima di mq 9, se per una persona, e di mq 14, se per due persone. Ogni alloggio deve essere dotato di una stanza di soggiorno di almeno mq 14. Le stanze da letto, il soggiorno e la cucina debbono essere provvisti di finestra apribile”. Si tratta di norme a tutela di tutti coloro che, italiani o stranieri, vivono nel nostro Paese. E troviamo inaccettabile che gli stranieri vivano in condizioni inumane, accatastati l’uno sull’altro in poche decine di metri quadrati, senza servizi adeguati alle loro esigenze. L’integrazione deve iniziare dalle piccole cose. Il rispetto per i cittadini di Pontinia, e per tutti gli italiani, nasce dall’ossequio delle regole e soprattutto dalla capacità di chi amministra la città, di farle rispettare. Si tratta di una battaglia di civiltà che non intendiamo perdere ma che porteremo avanti finché non saranno assunte tutte le misure necessarie a fare di Pontinia il luogo dell’accoglienza ma prima di tutto il luogo in cui i diritti e i doveri siano uguali per tutti”.
Lo dichiarano in una nota i consiglieri comunali de Il Girasole per Pontinia Paolo Torelli e Daniela Lauretti