Ai componenti del consiglio d’amministrazione Acqualatina interessa solo il business e garantirsi il lauto stipendio annuale, e non gliene frega niente delle condizioni materiali degli abitanti delle isole di Ponza. In cambio della promessa (ennesima) di un avveniristico impianto di dissalazione dell’acqua dal costo di 9 milioni di euro (finanziamento pubblico regionale), il Comune di Ponza ha accettato di entrare in Acqualatina. Gli effetti di questo cambiamento si sono visti fin da subito: 2 milioni di euro (finanziamento pubblico regionale) per la manutenzione della rete idrica dell’isola e 5 milioni di euro l’anno, (anch’essi di finanziamento pubblico regionale), per trasportare – temporaneamente – l’acqua con le bettoline. In tutta questa operazione Acqualatina non ci mette un euro, ma incassa solamente.
In cambio Acqualatina si impegna a realizzare il dissalatore entro il 2018. Tutto a posto? Macchè!!!! Proprio ieri la Segreteria Tecnica Operativa dell’ATO 4 ha deliberato la partecipazione alla conferenza dei servizi per la realizzazione dell’impianto di dissalazione dell’isola di Ponza. Nella nota che trovate qui sotto c’è chiaramente scritto che per il dissalatore bisognerà attendere dopo il 2018 (teoricamente anche il 2050), in netto contrasto con quanto affermato finora. Infatti il sindaco isolano pochi mesi fa annunciava la realizzazione del dissalatore entro il 2018. Chiavi in mano!!!!!
DETERMINA PONZA Download (PDF, 183KB)
Ma la presa in giro per i cittadini di Ponza non finisce qua. Per mantenere in piedi il finanziamento di 9 milioni di euro per NON costruire il dissalatore ma per magnare sulla progettazione, ogni tanto ci si inventa una conferenza dei servizi, giusto per far vedere che loro fanno le cose sul serio. E il bluff, prima o poi esce a galla. Questa qui sotto è l’indizione della conferenza stampa del 20 dicembre 2012.
Determinazione-provincia-LT-2035-20.12.2012 Download (PDF, 152KB)
Notato qualcosa di diverso? No? Esatto, quella che cambia è solo la data, ma la presa in giro continua. Già nel 2012 si prese atto del progetto preliminare dell’opera. Già nel 2012 ci fu una conferenza dei servizi per la realizzazione del dissalatore a Ponza. E allora? Dove sono i risultati della conferenza dei servizi di tre anni fa? Chi ne prese parte? Cosa fu deciso? Quali furono le prescrizioni? Quale Ente espresse parere negativo?
Le domande che poniamo sono ovviamente retoriche. Le risposte già le conosciamo. Ciò che non sappiamo è, invece, fino a quando il sindaco di Ponza continuerà a prendere in giro i propri cittadini.
Paolo Costa, del meetup del Movimento 5 Stelle
Delio Fantasia, del Comitato Spontaneo di Lotta Contro Acqualatina