Le carenze infrastrutturali costituiscono un forte impedimento per lo sviluppo sociale ed economico di un territorio ed è fondamentale agire per ridurle. Le linee ferroviarie devono divenire il vettore principale, possibilmente esclusivo, per trasportare merci e pendolari. La rete viaria, ben mantenuta e messa in sicurezza, deve garantire il collegamento fino all’ultimo chilometro.
Così si evita la strumentalizzazione della salvaguardia dell’ambiente – il tanto dannoso green washing – e si rientra nell’ottica della vera transizione ecologica agganciando anche i fondi del PNRR!
”Senza connessioni intermodali moderne ed efficienti – continua la nota – e senza vie di collegamento e servizi logistici adeguati, le zone periferiche restano tagliate fuori dalle possibilità di sviluppo economico e tecnologico, di aumento dell’occupazione e di attrazione di investimenti, mentre le zone più centrali restano asfittiche ed anch’esse nei fatti isolate.
Per contrastare tutto questo devono essere programmati interventi, con un’ampia visione d’insieme, che creino un’estesa interconnessione e una forte intermodalità tra i diversi snodi (porti, stazioni ferroviarie, comuni interni del territorio, grandi città, aeroporti) evitando di ripercorrere la strade del passato che si sono spesso rivelate sbagliate e perfino dannose. Servono per far tutto ciò fondi adeguati e capacità progettuali che spesso sono carenti in realtà di dimensioni più limitate, ma ZLS prevede collegamenti integrati per Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta tralasciando del tutto i nostri approdi intermedi.”
I comuni di Anzio e di Nettuno rappresentano plasticamente le difficoltà di portare a compimento e di modernizzare opere, vie di comunicazione e possibilità di sviluppo iniziate decenni fa e mai perfezionate: una linea ferroviaria per metà ancora a binario unico senza possibilità di scambio in tutte le stazioni e con tempi di percorrenza aumentati di oltre 10 minuti rispetto agli anni ‘80; una Marina per il diporto oggetto di speculazioni edilizie ed ormai quasi in stato di abbandono e un porto a vocazione commerciale, entrambi non collegati con la rete di porti di interesse nazionale. “E’ necessario che questi due importanti comuni siano inseriti nella ZLS, – afferma Marco Bizzoni, segretario del PRC romano – per un loro migliore collegamento con Roma e con gli altri territori, non è necessario prevedere nuove costosissime strade a pedaggio, che non servono affatto a decongestionare quelle esistenti, ma è sufficiente mettere in sicurezza una rete viaria,oggi, inadeguata ai bisogni, pericolosa e ad alta incidentalità – come la Nettunense e la SR 148 Pontina.”
Le ZLS rientrano nella legge di bilancio 2018, la Regione Lazio ha deliberato l’avvio dell’iter amministrativo per l’istituzione della Zona Logistica Semplificata relativamente alle aree portuali e retroportuali. “Non è accettabile, – conclude la nota della segreteria del PRC romano – che una così importante possibilità, che vede la presenza dei comuni limitrofi di Aprilia, Cisterna e Latina, non coinvolga anche i comuni di Anzio e di Nettuno in un progetto di questa importanza e dagli ingenti investimenti ad esso collegati.”
La Segreteria del Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra europea, Roma, Castelli, Litoranea
I commenti non sono chiusi.