Il CentroDestraSinistra, guidato da Draghi, ha aperto le danze a livello nazionale raddoppiando le indennità di funzione dei Sindaci e dei componenti delle Giunte, consentendo al sindaco di Roma Gualtieri di passare da un riconoscimento economico di 5700 euro mensili a 11mila. In Parlamento nessuno si è indignato, né ha contrastato di questa scelta, che sfacciatamente sbertuccia qualsiasi discorso sulla lotta alle disuguaglianze.
Non è quindi un caso che i Consiglieri Comunali di Roma si siano sentiti in diritto di poter aumentare i loro gettoni di presenza, affermando: di avere grandi responsabilità, che i gettoni non prevedono i contributi previdenziali, che il loro aspetto economico è più basso del minimo dei dipendenti comunali; solo 1.500 euro, netti, al mese che purtroppo percepiscono solo gli instancabili presenti a tutte le riunioni.
Sull’aumento non c’è maggioranza e opposizione che tenga, tutti i Consiglieri di Roma Capitale sono disposti a sacrificarsi per approvarsi un regolamento che preveda l’innalzamento fino al massimo di legge, 3500 euro, dei loro Gettoni di presenza.
Molti di noi, 1500 euro netti, li vedono ogni tre mesi o attraverso tre lavori precari, interinali, temporanei o in appalto. Ma, per i Consiglieri Comunali di Roma Capitale, quella cifra è una miseria.
Lo scandalo principale, però, è dato dal fatto, sottaciuto e nascosto, che il Gettone di presenza che i Consiglieri Comunali prendono non è il loro stipendio, ma un contributo aggiuntivo specifico per l’attività che svolgono.
Tutti loro continuano a percepire gli stipendi inerenti le proprie attività lavorative, godendo di permessi che gli consentono di poter partecipare alle riunioni. La Repubblica, cioè tutti noi, risarcisce i loro datori di lavoro delle parti di stipendio versato che non abbia avuto un corrispettivo di lavoro, poichè come Consiglieri Comunali sono impegnati nell’attività istituzionale.
In sintesi i Consiglieri Comunali vivono del proprio stipendio di lavoro più il riconoscimento economico dei Gettoni di Presenza, per consentire tutto ciò la Repubblica Italiana risarcisce i loro datori di lavoro dei giorni che non lavorano.
Per tutti questi motivi il partito della Rifondazione Comunista di Roma, chiede al Sindaco Gualtieri di impedire l’incremento del valore dei Gettoni di Presenza che i Consiglieri Comunali già percepiscono. Tale aumento è uno schiaffo in faccia: alle lavoratrici ed ai lavoratori che soffrono la crisi economica indotta dalla pandemia, a tutte le cittadine ed i cittadini romani che quotidianamente subiscono le difficoltà della fruizione dei servizi, a partire dalla raccolta rifiuti, ai trasporti, alla gestione delle disuguaglianze, etc, che Roma oggi offre.
Sappiano i Consiglieri Comunali che il loro voto favorevole a quest’aumento scandaloso, non solo riceverà tutto il nostro sdegno e la nostra ripulsa, ma sarà reso pubblico alla città; che deve poter conoscere chi sono i fautori dell’infamia di questo aumento.
Partito della Rifondazione Comunista Roma, Castelli, Litoranea
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