Farmacap, Ama, Atac, Roma Metropolitane, il disastro delle partecipate della Giunta Raggi, inizia a diventare una tempesta perfetta per distruggere il servizio pubblico di Roma.
Ama quattro anni senza bilanci approvati, Atac due anni di bilanci mancanti, Farmacap bilanci non discussi e approvati dal 2013 ad oggi, Roma Metropolitane messa in liquidazione della società, malgrado vi siano tutte le professionalità per progettare ciò che serve a migliorare la mobilità a Roma a costi molto più bassi di quelli di mercato.
I bilanci sono strumenti di controllo, programmazione e gestione di natura economica, pratica, ed essendo le società di Roma Capitale, democratica. La loro mancata discussione e la mancata approvazione hanno conseguenze sui lavoratori, sulla qualità dei servizi, sulla qualità della vita nella città.
La maggioranza del M5S, e la sindaca Raggi, hanno consentito che sino ad oggi le società partecipate di Roma Capitale potessero operare in queste condizioni torbide, confuse e oscure. Tutto ciò non può più essere solo irriso o imputato ad una presunta capacità incapacità amministrativa.
Rifondazione Comunista denuncia la sempre più una evidente natura di carattere politico di questo stato di cose. L’amministrazione Raggi formalmente si impegna negli atti pubblici a mantenere la natura pubblica dei suoi servizi e sostanzialmente opera, o non opera a seconda dei casi, affinché quegli stessi servizi falliscano, fino a consentire che si possano generare possibili ipotesi di liquidazione coatta delle proprie partecipate.
In questo modo i Cinquestelle intendono “liberare” i cittadini di Roma dalla possibilità e dall’onere di avere un servizio pubblico efficiente e consegnare loro il privilegio di poter far generare, sulla loro pelle, ricchi profitti ad aziende private. Ai referendum sull’Atac e la Farmacap i romani hanno risposto in modo forte e chiaro che sono contro le privatizzazioni. Oggi la giunta Raggi vuole arrivare a privatizzare strangolando economicamente le proprie partecipate con delle gestioni scellerate e inducendo nei cittadini stanchezza, delusione e disgusto di ogni attività pubblica.
Rifondazione comunista si oppone a questo lucido disegno e sostiene le lotte dei lavoratori e delle lavoratrici. Nelle partecipate vi è un’elevata presenza di lavoro femminile di alta qualità, saranno loro quelle che pagheranno il prezzo più alto se si perderanno posti o si dequalificherà il lavoro.
Anche per questo diciamo No a politiche che portano alla privatizzazione e rilancio delle aziende municipalizzate con assunzioni e miglioramento dell’efficienza dei servizi.
Vogliamo un buon lavoro per tutte e per tutti perché è il primo passo per avere un buon servizio per i cittadini e le cittadine.
Commissione Lavoro
federazione Roma, Castelli, Litoranea
Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra europea
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