“Dalle elezioni nazionali e soprattutto dalle regionali è arrivato un chiaro segnale di sfiducia anche per l’amministrazione comunale!”. Non ha dubbi la Lista Macci sull’esito delle urne del 4 marzo.
“Una volta quando c’era la Prima Repubblica ed esistevano veramente i partiti – sostiene la Lista Macci – era consuetudine procedere all’analisi del voto e pubblicare le proprie valutazioni.
Oggi, forse perché la campagna elettorale per lo più viene fatta attraverso la televisione o Facebook, tutto è più indistinto”.
Secondo la Lista Macci, “abbiamo assistito a Priverno ad una grande affermazione del M5S con un importante 28,50%, così come vale per la Lega con il 18,29%; nonostante queste forze politiche siano prive di rappresentanze locali ufficiali.
Inoltre, è risultata netta la vittoria del centrodestra che ha ottenuto complessivamente il 45,82% alla Camera!”.
Entrando nel dettaglio, per la Lista Macci “salta all’occhio però il pessimo risultato del Pd – partito che esprime il sindaco e, prevalentemente, la maggioranza, oltre ad una parte della minoranza – che ha raccolto un misero 18,12%.
Al di là della tendenza nazionale questa epocale sconfitta è, qualora ce ne fosse bisogno, una forte dichiarazione di sfiducia nei confronti dell’operato dell’amministrazione. Ad esempio, il malessere per la gestione dell’accoglienza dei migranti, su cui abbiamo sollecitato la magistratura per gli affidamenti diretti che superano 900mila euro in un triennio in contrasto con le normative vigenti, potrebbe essere riconducibile al sostegno raccolto dalla Lega.
E questa analisi è confermata e certificata dal risultato ottenuto dal candidato alle regionali del Pd per il quale il sindaco si era speso che, a livello di voti di preferenza, è stato surclassato anche da un altro dem.
Tale risultato è davvero poca cosa anche confrontandolo con quello di altri aspiranti consiglieri regionali: ad esempio, una candidata di Priverno ha ottenuto da sola una risposta similare al candidato del sindaco!
In altri tempi qualcuno ne avrebbe tratto delle conclusioni definitive.
Già, ma erano altri tempi. Invece adesso si continuerà ancora ad amministrare senza consenso e, per quello che più conta, a fare del male alla nostra città!”.