“Dal tramonto dei partiti può nascere un progetto politico-amministrativo, con proposte concrete e credibili, animato dal riscatto della società civile”. Ne è convinto Siamo Priverno, un gruppo fondato da ex dirigenti di partito e amministratori, imprenditori, professionisti, giovani.
“In questi mesi abbiamo lavorato sottotraccia per riannodare i fili di un cammino che si è interrotto – ha spiegato Angelo Grenga, esponente della destra locale, tra i fondatori di Siamo Priverno – per riconsegnare a Priverno una voce libera e scevra dai diktat dei caporali di turno ma ricca e forte grazie al contributo di tanti attivisti e simpatizzanti”, ha esordito l’ex presidente di Alleanza nazionale, che ha tracciato la strada da proseguire: “Ripartendo non solo dai protagonisti positivi delle esperienze amministrative, ma dalla nuova generazione che sente la necessità di ricostruire dalla base – ha continuato Grenga – un progetto politico-culturale ambizioso e affascinante con cui tornare a rappresentare e a difendere i cittadini, finiti nel dimenticatoio dell’agenda politica di questi ultimi anni, ricchi di veti e personalismi della politica autoreferenziale”.
“Stiamo incontrando i cittadini, dalle periferie al centro, e le categorie, dai commercianti agli imprenditori, passando per i giovani e non, per stilare un programma che vede al centro il bene della cosa pubblica, distanti anni luce dalle promesse irrealizzabili con le quali in questi anni si è tentato di incantare i privernati, ormai stanchi e nauseati”, ha sottolineato Grenga.
“Al centro della nostra azione non mancherà il sociale e la sicurezza, ma crediamo fortemente che Priverno non possa non ripartire dal turismo enogastronomico e culturale con un occhio particolare alle eccellenze agroalimentari, il vero motore delle regioni limitrofe, attraverso una visione interprovinciale, valorizzando e intensificando le manifestazioni trainate dalle tante realtà positive dell’associazionismo. Soprattutto – ha spiegato ancora Grenga – con una serie di progetti virtuosi, con un occhio vigile ai bandi regionali ed europei, un confronto assiduo con le categorie, dai commercianti agli imprenditori agricoli locali dalle associazioni di categoria alle filiere regionali e nazionali, e i professionisti di cui la nostra città è ricca. Turismo e agroalimentare – ha concluso – un manifesto programmatico per rilanciare Priverno con etica, onestà e meritocrazia”.