Il sindaco di Priverno Angelo Delogu insiste e afferma trionfante anche questa mattina che Lui è deciso a offrire un posto di lavoro all’interno del suo staff politico a un soggetto (e perché non donna) in possesso di diploma di laurea in giurisprudenza, in economia e commercio o scienze politiche.
Il magnifico sindaco Delogu offre dunque un lavoro qualificato che sarà basato sulle riportate competenze: dovrà occuparsi, secondo il volere del primo cittadino, di produrre relazioni di natura politico – amministrativa, condurre in qualità di autista autovetture del parco macchine del comune (e private?), assumere di volta in volta le funzioni di cerimoniere (di corte politica) e provvedere nel contempo all’imbandieramento degli edifici comunali, solo per citare alcune di queste.
I cittadini badino bene: l’assunzione non giunge con pecunia del partito che rappresenta o della colazione che lo sostiene, ma con una parte degli euri delle tasse pagate dalla comunità di Priverno.
Quindi se ne deduce che il sig. sindaco Delogu, seguendo la strada maestra degli altri amministratori che lo hanno ignobilmente preceduto, pone a carico della comunità privernate i 24 mila euro occorrenti per il soggetto tuttofare.
Sindaco non reclamizzi poi, con tiritera esasperante, la bontà dell’operazione che avviene ai sensi di legge ma ricordi bene le promesse che ha fatto alla popolazione in campagna elettorale e al momento dell’insediamento sullo scranno più alto del Consiglio comunale: “Taglierò le consulenze e i collaboratori del sindaco per abbattere i costi”.
Disse tronfio e da buon comunista.
Soltanto pochi mesi dopo il suo debutto con la fascia tricolore, però, Lui e la Sua amministrazione hanno evidentemente cambiato parere: l’assunzione di un “bravo guaglione” di provata fede si può fare. E avanti così!
P.S.
Sig. sindaco, siamo felici dell’assunzione di un lavoratore comunale presso il suo staff politico, ma non dimentichi la nostra promessa in illo tempore fattale: quella cioè di conoscere, e bene, la provenienza politica del soggetto vincitore della selezione pubblica. E non faccia tuonare questo come una discriminate sul lavoratore. Perché così non è!
Gina Cetrone