Ad Elvira Picozza consigliere d’opposizione che qualche giorno fa, a mezzo stampa, dopo le notizie divulgate dall’amministrazione comunale in merito alle novità che interessano il nuovo servizio mensa – prima tra tutte la informatizzazione dello stesso – aveva polemizzato contro il costo pieno dei pasti ai non residenti, risponde l’assessore alla Pubblica istruzione Domenico Graziani.
“Esiste sull’argomento una delibera che risale a dicembre 2003 (N°77) – fa presente Graziani – sul regolamento comunale per l’assistenza economica ai cittadini in condizioni di disagio. In particolare, nell’art. 2 si fa riferimento ai destinatari degli interventi prendendo in considerazione solo i residenti nel territorio comunale.
La differenza rispetto al passato sta anche nel fatto che, a partire da quest’anno, è stata compilata un’anagrafica dei bambini in base ai dati comunicati dalle scuole, cosa che prima non si verificava, ottenendo come risultato che chiunque potesse acquistare buoni pasto per qualsiasi bambino. L’acquisto dei buoni pasto adesso è nominale. C’è inoltre da aggiungere che i non residenti – qualora il regolamento del loro Comune di riferimento lo prevedesse – potrebbero chiedere un rimborso sulla spesa affrontata. Concludendo, quello che appare prioritario in questo momento è verificare il corretto funzionamento del nuovo servizio ponendo attenzione al nuovo sistema di gestione e privilegiandone soprattutto la qualità – checché possa dirne qualcuno – l’efficienza e l’operatività.”
A tal proposito Graziani e l’ufficio dei servizi sociali rendono noto che per il prossimo lunedì 22 ottobre, alle ore 16.30 è stata convocata una riunione presso il Centro Cottura della mensa, alla presenza dei dirigenti scolastici, di tutti i rappresentanti della commissione mensa (insegnati e genitori) e dei responsabili della nuova ditta CAMST.”