Le ossa sono fragili, il busto inerme, la mano tremula, ma lo sguardo no, quello non può invecchiare.
Io sono la memoria, io sono il ricordo, io sono la tradizione.
Sono le ore 20.30 in punto di Venerdì Santo.
Il Borgo diviene luogo di “Perdissione”.
Sulla sommità della scala, il Cataletto, domina la Piazza.
Quadri e statue, le Macchine, portate in spalla da giovani aitanti, rappresentano i misteri della Passione.
Sento quel peso che mi soffoca.
Volti scultorei carichi di pathos si fanno largo tra la folla ed improvvisamente si arrestano al segnale delle Confraternite : tristi canti corali echeggiano nelle stazioni della via Crucis.
Il fioco barlume delle lanterne tinge di bianco silhouette vestite di un lungo saio e dal volto coperto che come pedine di una dama affiancano due tetre figure nascoste.
Il suono metallico si fa spazio nel silenzio dell’oscurità, stridore che ancora addolora le caviglie e il cuore.
Arrancano scalzi, incatenati, sorreggono una grossa croce; la loro identità è segreta, nota solo all’arciprete e al comandante dei carabinieri.
Sono i pentiti, sono i Sacconi!
La gente ti fissa, ti scruta, ti teme
Io sono la memoria, io sono il ricordo, io sono il mistero.
PRIVERNO venerdì 19 APRILE 2019 –
la suggestiva
PROCESSIONE DEL VENERDÌ’ SANTO
Per l’occasione la Pro Loco di Priverno organizza la Mostra fotografica:
“La storia, i volti, le emozioni della processione millenaria del Venerdì Santo di Priverno raccontata attraverso immagini scattate in anni diversi. Dalla pellicola al digitale.”
Dal 12 al 22 aprile presso i Portici Comunali – Piazza Giovanni XXIII Priverno (LT)