L’Aipp (Associazione Italiana Agenti e Ufficiali di Polizia Provinciale) sostiene che sia “assolutamente indispensabile che il personale preposto al rispetto di una vasta normativa nel campo della tutela e gestione dei beni naturali, della fauna selvatica, della caccia e pesca, dello smaltimento e trasporto dei rifiuti pericolosi, dei vincoli paesistici/edilizi, dell’inquinamento e degli interventi nei corsi d’acqua, non sia riassegnato ai comuni“, dal momento che l’espletamento di questi compiti di polizia ambientale “sarebbe impraticabile ed inefficiente, trattandosi di tipiche funzioni di area vasta“.
Sono circa 2650, secondo un recente documentato sondaggio della neonata Associazione Italiana Agenti e Ufficiali di Polizia Provinciale (www.polizieprovinciali.org), i poliziotti provinciali quotidianamente impegnati sul territorio, in particolare quello extra-urbano, per il rispetto di una vasta normativa nel campo della tutela dell’ambiente, della salvaguardia dei beni naturali e del patrimonio faunistico, oltre che per la sorveglianza di circa 120.000 km. di strade provinciali.