Sono circa 700 gli emendamenti arrivati oggi in commissione Affari Costituzionali del Senato sul decreto legge di riordino delle Provincie (n. 188). A partire da domani comincerà nella commissione di Palazzo Madama l’esposizione degli emendamenti da parte dei presentatori; entro fine settimana è invece previsto il voto.
Il complesso degli emendamenti dovrebbe poi arrivare nell’Aula del Senato la prossima settimana ma, visto il numero degli emendamenti presentato, considerato da più parti eccessivo, si prefigura per il decreto il via libera attraverso la fiducia Circa 460 emendamenti sono stati presentati dal Pdl (300 dei quali firmati dal senatore Claudio Fazzone relativamente all’accorpamento tra le Province di Latina e Frosinone), 80 dal Pd e il resto dagli altri gruppi parlamentari.
Numerose le richieste di portare la vita delle Province a fine legislatura, ma la maggior parte degli emendamenti concernono richieste avanzate dai senatori su fronti localistici, come ad esempio le diatribe sui capoluoghi di provincia tra Benevento e Avellino, tra Ravenna, Rimini e Forlì, tra Como, Varese e Lecce, tra Cremona e Mantova, Vercelli e Biella, Siena e Grosseto, Pisa e Livorno, Chieti e Pescara e infine Ascoli Piceno, Macerata e Fermo.