“Le più penalizzate dal disegno di legge “svuota province” – continua Pentangelo – saranno proprio le aree meridionali, dove i servizi e le amministrazioni locali hanno il fiato più corto. Ed è per questo che ci riuniamo domani in assemblea, per dimostrare con i fatti e non con gli slogans come la strada che si sta imboccando è mortale. Anche molti sindaci di comuni più o meno grandi sono preoccupatissimi, perché avvertono sul campo i guasti che un annullamento delle Province può provocare. E’ inconcepibile che tutto ciò non sia recepito e che si vada avanti con i paraocchi. Tutto è figlio di una campagna mediatica dove l’eliminazione delle Province è stata presentata come la panacea di tutti i mali. Basta con le scorciatoie. Le riforme costituzionali devono essere trattate come tali, ed hanno le proprie regole ed i propri tempi. Se il Paese deve vivere una fase di modernizzazione dell’apparato delle pubbliche amministrazioni, parliamo di questo, e non di misure pensate solamente per affrontare una spending review dal respiro molto corto, con contraccolpi addirittura devastanti nel medio periodo. Penso che questo – ha concluso il presidente della provincia di Napoli – dovrà essere il messaggio più chiaro che dovrà uscire dall’incontro di domani“.
L’assemblea delle province del Sud Italia è stata convocata dall’UPI per domani mattina alle ore 11 presso l’aula del Consiglio Provinciale di Napoli in Santa Maria la Nova. Dopo la relazione introduttiva del Presidente della Provincia di Napoli Antonio Pentangelo, si succederanno gli interventi di diversi amministratori delle Province meridionali, fino alle conclusioni del presidente nazionale dell’UPI Antonio Saitta e del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, che – riferisce Pentangelo – ha confermato la sua partecipazione all’assise.