La Legge di stabilità, “vietando ai cittadini di votare chi li amministrerà, lede il diritto di voto libero, segreto, e non limitabile, sancito dall’articolo 48 della Costituzione“. Lo dichiara il presidente dell’Upi, Antonio Saitta, a proposito delle norme che impediscono le elezioni nelle Province. Contro la lesione di “un diritto inalienabile di cittadinanza, l’Upi presenterà ricorso e il primo, da privato cittadino, sarà il mio“. Lo annuncia il presidente dell’Upi, Antonio Saitta, a proposito delle norme contenute nella legge di stabilità che impediscono le elezioni delle 52 Province i cui mandati scadono nella primavera 2014 e delle 20 commissariate dal 2012.