sabato 23 Novembre 2024,

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Province: Toscana prima a approvare legge per il riordino delle funzioni delle province

scritto da Redazione
Province: Toscana prima a approvare legge per il riordino delle funzioni delle province

La Toscana è la prima Regione ad approvare una legge per il riordino delle funzioni delle Province. Il Consiglio regionale ha dato il via libera stamani con 41 voti a favore e tre astenuti alla proposta di legge scritta qualche settimana fa dalla giunta. La discussione in aula era iniziata ieri pomeriggio. “E’ una legge – ricorda con soddisfazione l’assessore alla presidenza, Vittorio Bugliche si sta diventando punto di riferimento nazionale“.
Si riordinano le funzioni – Ma il superamento delle Province così come si intendevano diviene con questa legge anche il ridisegno di un nuovo equilibrio istituzionale: servizi che passano ai Comuni associati “con fusioni e unioni che diventano essenziali“, un ruolo forte per la Città metropolitana che può far da volano e una Regione più ramificata e vicina ai territori. Con la riforma e il riordino delle funzioni delle Province come fino ad oggi si intendevano, la Regione Toscana cambia pelle. Una riorganizzazione a parte riguarderà la Città metropolitana fiorentina, che assorbirà le deleghe altrove passate alle amministrazioni comunali e si occuperà, se i Comuni lo decideranno, anche di urbanistica e piano strutturale, mobilità, viabilità e edilizia scolastica.
Alla Città metropolitana – commenta l’assessore regionale Vittorio Bugli, che ha scritto la proposta di legge approvata oggi dal consiglio regionale – abbiamo riconosciuto un ruolo importante come compete ad un’ente di ordine costituzionale. Insieme ai sindaci abbiamo definito una città metropolitana che con la Regione coopererà per definire le scelte urbanistiche, quelle delle infrastrutture materiali e immateriali e che coopererà per definire il nuovo piano strategico, consapevoli che questo ente e tutta l’area potrà essere capace di attrarre risorse e far da volano allo sviluppo economico dell’intera regione“.
Naturalmente sarà rafforzata anche la possibilità da parte dei territori di incidere sulla programmazione regionale” assicura l’assessore. Nessun centralismo dunque. Ai Comuni andranno in particolare le competenze sul turismo (salvo la raccolta di dati statistici), sullo sport e la tenuta degli albi regionali, oltre agli interventi pubblici di forestazione che erano finora delle Province.
Non dimentichiamoci poi – dice Bugli – che un nuovo ruolo importante l’avranno anche nel nuovo ente Provincia, per la gestione di funzioni importanti come la viabilità e l’edilizia scolastica provinciale“. Con il personale delle Province che si sposterà assieme alle funzioni. “Abbiamo fatto la nostra parte, nonostante i tagli che anche la Regione ha subito – ribadisce l’assessore alla presidenza Bugli – Più di questo la norma nazionale non ci permetteva. Se serve chiederemo al Governo altre risorse“.
Servono unioni e fusioni più strutturate – Ma perché il sistema funzioni al meglio, occorrerà gestire sempre più funzioni in modo associato: questione dirimente per i prossimi anni, un’altra vera sfida. “Incentiveremo le unioni più forti e le fusioni di Comuni più strutturate“, dice Bugli. Sono previsti premi crescenti per le unioni e fusioni con almeno cinquemila, diecimila e quindicimila abitanti. “Si apre – ripete in aula Bugli – la stagione dell’indispensabilità del governo associato di funzioni: se prima era una scelta volontaria ora diventa qualcosa di impossibile da evitare“.

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