“Riforma delle province: a rischio 54 mila posti di lavoro“. E’ il titolo della relazione del segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo, in occasione del convegno sul futuro degli enti territoriali. La Uil, si legge in una nota, “teme che il dissesto finanziario delle province” sia “una prospettiva molto concreta” e che “i lavoratori coinvolti dalla riforma possano essere messi in mobilità e poi licenziati“. “La riforma sta generando un gran pasticcio – ha sottolineato Foccillo – a partire dal rischio di non garantire il pagamento degli stipendi. Ecco perché chiediamo formalmente al Governo di aprire un vero confronto per fare chiarezza su un processo caotico, per riorganizzare le funzioni, valorizzare le professionalità e garantire le tutele salariali e occupazionali“.
Il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ha ribadito tutte le preoccupazioni del sindacato: “Noi puntiamo anche a un’alleanza con tutti i cittadini che a causa di questi provvedimenti non potranno più fruire di molti servizi nella scuola, nella sanità, nella viabilità. Bisognerebbe che, prima di fare le riforme, questo Governo parlasse davvero con gli interessati ma, purtroppo, – ha sottolineato – le loro idee continuano a farcele leggere sui giornali“.
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