“Abbiamo fatto qualche conto e analizzato le conseguenze dello sparpagliamento dei servizi essenziali gestiti dalle Province sulle altre istituzioni e abbiamo verificato che non è affatto ‘ovvio’, come è stato risposto dal Governo, che ci saranno risparmi, come l’esecutivo afferma di ‘sperare”’: lo annuncia in una nota il presidente dell’Upi Antonio Saitta, che presenterà lo studio delle Province giovedì prossimo presso la sede dell’Unione delle Province d’Italia, in coincidenza con il parere sul ddl di riforma messo a punto dal ministro Delrio, su cui il governo ha chiesto il parere a Regioni, Province, Comuni, Città Metropolitane e Unioni di Comuni, che dovrebbe avvenire nel pomeriggio dello stesso giovedì 26 settembre nell’ambito delle conferenze Stato-Regioni e Unificata. ”Se si decide di smembrare il sistema istituzionale del Paese – afferma Saitta, che è anche presidente della Provincia di Torino – e di spostare un po’ qua e un po’ là servizi essenziali dei cittadini e 56.000 lavoratori, si deve prima, e non poi, sapere con certezza gli effetti che deriveranno”. Con il dossier delle Province, spiega Saitta, ”vogliamo fare luce su aspetti di cui nessuno parla e che nessuno vuole chiarire, presi dalla foga di una riforma costruita tutta sulla demagogia”.