Le considerazioni fatte dal ministero della Pubblica Amministrazione relativamente alla mancata conversione del decreto di riordino delle province “sono solo un aspetto tecnico; quello politico mostra invece che molte forze politiche, che avevano affermato che le province andavano abolite, a questo punto dimostrano di non doverne cancellare neanche una“. Lo afferma Carlo Vizzini, presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato, che sta proseguendo in queste ore l’analisi su emendamenti e subemendamenti al decreto di riordino delle province. “Nelle prossime ore contatterò il ministro per la Pubblica Amministrazione, Filippo Patroni Griffi, e con lui – afferma Vizzini – concorderò la strategia per continuare a lavorare sul provvedimento“. Sulla possibilità che il governo tra domani sera e mercoledì ponga la fiducia sul decreto, dopo la comunicazione da parte del Pdl relativa alla pregiudiziale di costituzionalità, che molto probabilmente verrà posta anche dalla lega, Vizzini risponde: “francamente non lo so, questa è una variabile non prevedibile, la scorsa settimana avrei detto di si, ma ora vige l’incertezza“.