domenica 24 Novembre 2024,

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Provincia di Latina. “Gruppo consiliare di Forza Italia: Un Consiglio che ci lascia con l’amaro in bocca”

scritto da Redazione
Provincia di Latina. “Gruppo consiliare di Forza Italia: Un Consiglio che ci lascia con l’amaro in bocca”

Nella giornata di ieri si è tenuta la prima seduta del nuovo Consiglio provinciale con all’ordine del giorno, oltre alla convalida degli eletti ed il giuramento del Presidente, anche la presentazione delle linee programmatiche di governo.
Ieri è iniziata una nuova era per le Province, quella voluta dalla riforma Delrio. Una riforma che non abolisce le Province, ma ne mortifica il ruolo, le competenze, segnandone l’anticamera della futura soppressione.
Un presidente che non è eletto dal popolo, e che il popolo non sa nemmeno sia stato eletto. Infatti della competizione elettorale dello scorso 12 ottobre i nostri cittadini poco sanno, convinti che le Province siano state abolite. Ed a colmare questo vuoto sembra evidente non basti il gesto compiuto ieri dal Presidente,quantomeno irrituale, di aprire le porte della sala consiliare a tutti i cittadini presenti.
Un presidente che non renderà conto ai cittadini del suo operato e a dirla tutta nemmeno a noi, e che non potremo sfiduciare, qualora non mantenga le promesse fatte, come è lecito in un governo democratico.
Oggi non v’è responsabilità che lega questa Presidenza a questo Consiglio e quindi nemmeno al cittadino. Ne all’orizzonte l’esito di una ricandidatura, condiziona l’agire amministrativo, resa improbabile dalle norme, che la legano alle sorti della carica di Sindaco.
Le linee programmatiche, di modesto profilo ed orizzonte, sembrano piuttosto essere calibrate a seguire la moda del momento.
Il Mantra della nuova era si riassume così:

  1. SPENDING REWIEW
  2. DISCONTINUITÀ – NOVITÀ – LAVORO DI SQUADRA
  3. FORMAZIONE – RIORGANIZZAZIONE INTERNA

La distanza dai 10 anni di Governo Cusani è incolmabile ed abissale. Resta, invece, l’inconsistenza delle linee tracciate ieri, vacue, impalpabili, buone intenzioni senza progetti, programmi ed idee su dove si vuole andare.
Linee programmatiche senza programmi, buone per la Provincia di Latina, tanto quanto quella di Frosinone piuttosto che Rieti o Viterbo, incapace persino di produrre lo stimolo a replicare.
Uno sforzo minimalista, forse oggetto anch’esso della spending rewiew che propongono di mettere in campo. Del resto in Provincia, nella Provincia che è stata di Cusani, la revisione della spesa, cominciata 10 anni fa e molto prima che Monti la promuovesse come la soluzione ai nostri mali, ha lasciato molto poco da tagliare, avendo negli anni ridotto: dalla carta, alle auto, dai dirigenti -rimasti 8 rispetto agli iniziali 26- alle consulenze completamente azzerate.
Solo tre i dirigenti a tempo indeterminato, mentre gli altri sono funzionari incaricati della Dirigenza, ed anche in questo l’Ente ha potuto operare una riduzione della spesa. Tutte le spese inutili sono state tagliate, ridotte le spese di funzionamento, razionalizzato i consumi attraverso l’imposizione di buone pratiche comuni nelle nostre case.
Tutto ciò salvaguardando la qualità del lavoro e dei servizi resi perché per l’ultimo governo democraticamente eletto, il cittadino è venuto prima di tutto ed è a lui che abbiamo risposto.
Il Consiglio di ieri ci lascia l’amaro in bocca. Nessuna indicazione concreta su future azioni di governo effettivamente rispondenti ai bisogni del territorio. Nessuna indicazione sulla necessità, imminente, di redigere il nuovo statuto e le nuove norme di funzionamento dell’ente. Da subito è stato manifestato l’imbarazzo della nuova compagine di governo nel contestare la legge Delrio, partorita, e da qui’ l’imbarazzo, dai propri referenti politici nazionali. Un atteggiamento che ci preoccupa perché denota lo scarso interesse a difendere le sorti di un Ente che può realmente costituire un baluardo per la difesa del territorio, come è accaduto sul tema dei rifiuti, una battaglia che la Provincia ha combattuto per anni contro la Regione; o in tema di formazione e lavoro ove la Regione mangia sempre la fetta più grande della torta, lasciando alle Province briciole e crediti inevasi; od ancora in tema di pianificazione urbanistica, la competenza attraverso la quale passa la pianificazione economica, la gestione e l’uso del territorio, ma che la Regione non ci ha mai concesso di esercitare.
Finita la competizione elettorale, le dichiarazioni post voto, adesso è giunta l’ora di governare. E vedremo se l’ente avrà modo di affermare se stesso, la sua centralità, la propria dignità di ente di area vasta, se saprà essere guida e riparo per i Comuni, se sarà ente di responsabilità, di indirizzo di coordinamento.
Le premesse, almeno quelle di ieri, non lasciano spazio all’ottimismo.

IL GRUPPO CONSILIARE DI FORZA ITALIA
ENZO MALVASO
SALVATORE DE MEO
VALENTINO GIULIANI
FABIO MARTELLUCCI

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