venerdì 22 Novembre 2024,
Nei giorni successivi alla vittoria di Eleonora Della Penna a presidente della provincia di Latina ho avuto modo di porgere i miei auguri per l’importante carica assunta. Auguri sinceri, da donna a donna, perché sappiamo quanto ci sia bisogno di donne (non di quote rosa) per conferire un segno diverso alla gestione politica dei nostri territori. Donne che hanno voglia di impegnarsi seriamente per cambiare un mondo da sempre coniugato al maschile. Donne che contribuiscono anche a realizzare un diverso clima all’interno delle Istituzioni. Detto questo, ieri ho seguito con attenzione l’insediamento del neo presidente e dei membri del consiglio provinciale, che ufficialmente ha aperto una nuova stagione politica e amministrativa, stante anche la pseudo riforma voluta da Delrio e dal governo di centro sinistra presieduto da Matteo Renzi. Già in altre occasioni ho espresso il mio parere negativo sulla riforma, che oggi riconfermo in toto, ricordando ai cittadini e alle forze politiche, soprattutto di centro destra, che la tanto decantata rivoluzione studiata a tavolino dal centro sinistra ha portato questi ultimi al governo di 90 province su 100. Ed è stato un peccato non capirlo in tempo, accodandosi supinamente sui numeri – falsi – prodotti da Delrio e sui grandi vantaggi, anche economici, che avrebbe comportato il provvedimento attuato. Ma tant’è, oggi celebriamo il nuovo corso politico provinciale e auguriamo al presidente Della Penna le migliori fortune per il governo di un ente complesso e di difficile gestione. Credo, però, che se il suo futuro percorso politico si rinsaldi sulle 7 paginette del suo intervento programmatico e a margine dove si paventa l’invio di dossier alla Procura della Repubblica e ad ogni organo di Polizia interessato, commette un grave passo falso. Perché questo non ha nulla di politico, nulla di programmatico, nulla di futuribile per il bene della popolazione pontina. E’ stato dunque un approccio che non ha prodotto emozione, curiosità e speranze di cambiamento vero del destino dell’ente provincia, che diciamolo chiaramente non può essere gestito da soggetti non eletti dal popolo. Quel popolo sovrano che non ha avuto nessun richiamo nel discorso del presidente Della Penna, ma che in altre occasioni, retoricamente, certa “politica” richiama costantemente al rispetto. E’ stato un primo giorno di scuola dimesso e senza entusiasmo, rimandando agli accordi tra i partiti l’elezione del vice presidente, i componenti della giunta e delle posizioni amministrative di potere all’interno dell’ente. Un solo simpatico passaggio sento di rilevare dalla grigia giornata inaugurale, quello dell’ex presidente del Consiglio Michele Forte, che ha plaudito all’intervento di Della Penna e “Si è detto felice di conferire il suo contributo all’amministrazione”. Sic transit gloria mundi.
Gina CETRONE
