Nella giornata odierna sono stato chiamato nella qualità di Presidente facente funzioni, dopo aver concluso i lavori della Giunta e con i poteri del Consiglio, ad esaminare le legittime richieste di remissione in termini avanzate dal Presidente Cusani, il quale -alla luce della sentenza resa dalla Corte di Appello di Roma- lo scorso 8 ottobre, ha dichiarato il non luogo a procedere per il reato di abuso d’ufficio di fatto facendo venire meno i presupposti della dichiarata sospensione del Prefetto di Latina. Invero il Presidente Cusani ha invitato gli Ufficio Elettorale a voler disporre quanto di competenza per consentire allo stesso l’esercizio non solo il diritto all’elettorato attivo, ma altresì quello passivo, nei termini riconosciuti dalla legge, mediante l’adozione di tutti gli atti ed i provvedimenti ritenuti a tal fine utili, evidentemente comprendendo anche il rinvio delle elezioni già fissate per il prossimo 12 Ottobre.
In merito l’ufficio elettorale ha trasmesso la nota con la quale -nel precisare che, circa l’elettorato passivo la eventuale remissione in termini, avrebbe comportato il rinvio previo annullamento delle elezioni- declinava la propria competenza. In merito venivo formalmente investito dal Presidente Cusani -nel frattempo rientrato nelle funzioni- dell’onere di provvedere sulla nota dell’Ufficio elettorale, adottando gli atti conseguenti, nei riguardi dei quali risultava in conflitto di interesse.
Venivo nel frattempo raggiunto dalla chiamata della Prefettura, la quale mi anticipava l’intenzione di voler notificare un nuovo provvedimento di sospensione al Presidente Armando Cusani conseguente ad altra e diversa condanna concernente fatti a lui ascrivibili riguardanti il Comune di Sperlonga.
Incombente che credevo già assolto dal Prefetto, considerato che la sentenza è stata resa dal Tribunale di Latina il 30 ottobre 2013 e del quale ho preso atto estrema sorpresa. Successivamente non mi sono sottratto ai miei doveri ed alle mie funzioni e scevro da qualsivoglia condizionamento ho provveduto ad esaminare la questione in tutti i suoi aspetti giuridici, tecnici e persino umani allorquando sono stato raggiunto presso la sede della Provincia da un addetto della Prefettura, intenzionato a notificare al sottoscritto il provvedimento di sospensione del Presidente Cusani. Notificazione che non capisco a che titolo io avrei potuto ricevere.
La vicenda, infatti, che appare complessa dal punto di vista giuridico, mi ha posto di fronte alla scelta di tutelare un diritto costituzionalmente garantito al Presidente Cusani e che personalmente ritengo fondato, legittimo ed inviolabile, ma anche di fronte alla consapevolezza della imminente e prossima sospensione che gli Uffici della Prefettura mi anticipavano telefonicamente e che non avrebbe consentito al Presidente l’esercizio di quel diritto che pure una remissione in termini gli avrebbe potuto consentire. A ciò devesi peraltro registrare che proprio ieri il Tar di Napoli, diversamente da quanto stabilito dal Tar di Latina e dal CDS successivamente adito, ha riconosciuto al Sindaco De Magistris l’esercizio dei propri diritti, nonostante la sospensione dichiarata nei proprio riguardi.
Posto innanzi a questo complesso quadro ho ritenuto responsabilmente di non adottare alcun provvedimento di rinvio delle elezioni e ciò nell’interesse generale e nel rispetto delle istituzioni i cui interessi devono comunque contemperarsi con gli interessi dei singoli. Tale decisione ho provveduto a comunicare al Presidente Armando Cusani in risposta alla sua istanza.
Il Vice Presidente della Provincia
Salvatore De Monaco