Eppure siamo di fronte ad un fenomeno davvero allarmante. Al 17 luglio di quest’anno, su 58.745 detenuti presenti nelle prigioni del nostro Paese, 19.860 venivano dall’estero. Praticamente un terzo. Marocco, Albania, Romania e Nigeria le nazionalità più presenti, mentre i reati commessi vanno dallo spaccio di stupefacenti, al porto d’armi abusivo, a furti, rapine, reati contro la pubblica amministrazione, contro la persona e contro il patrimonio. Centinaia e centinaia di carcerati stranieri che affollano le celle del Lazio e dei principali istituti penitenziari del nostro Paese. Un problema che deve essere risolto per la sicurezza di chi opera come agente di Polizia Penitenziaria e per ridurre il problema del sovraffollamento nei nostri istituti penitenziari, che spesso consente a molti criminali di fruire di misure di pena meno restrittive che offrono loro la possibilità di continuare a delinquere a danno della comunità. Su questo tema come Lega lavoreremo anche in Europa per trovare una soluzione che abbia a cuore gli interessi dei cittadini italiani, spingendo anche nella direzione di accordi quadro a livello europeo per il rimpatrio di detenuti extra Ue nei loro paesi d’origine».