“L’andare avanti dei maxi stipendi non ha senso. Il Governo e la commissione di Vigilanza hanno sempre detto che doveva finire, ma invece continua in peggio. Il Governo ha introdotto il tetto per i ministri e i politici, dice che lo deve applicare anche la Rai, ma si fa finta di niente. E chi ha pubblicato i super compensi si e’ beccato pure la denuncia”. E’ quanto ha dichiarato il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai, intervistato da Gianni Minoli a ‘Mix 24′ su Radio 24. “Questo e’ il Governo che la levato il segreto di Stato – ha
proseguito Anzaldi – ma la Rai continua a non seguire il suo orientamento”. “Un giorno sei giornalista, un giorno sei artista: perche’ queste distinzioni? Non si capisce perche’ il direttore del Tg1 o del Tg2, che fa 11 edizioni al giorno con il controllo dell’Osservatorio di Pavia, dell’Agcom, della Vigilanza, guadagni di meno e altri guadagnino di piu'”, ha detto ancora il deputato dem. “Gli italiani hanno visto che gli sprechi continuano- ha dichiarato Anzaldi- e si va avanti senza rotta. Che cosa c’e’ di servizio pubblico in questa Rai? Perche’ Sky Arte sta in Sky e non in Rai? Perche’ Renzi per dire qualcosa deve andare a la7, come abbiamo visto con il messaggio a Floris? Perche’ Minoli sta a La7? C’e’ una marea di persone strapagate ferme”. Sulla proposta, avanzata da Minoli, di mettere a gara una quota del canone anche per le tv private, Anzaldi ha detto: “Sono favorelissimo a mettere a gara una piccola quota del canone, aiuterebbe a diffondere le tematiche del servizio pubblico non solo in Rai, a infiltrare il bisogno di informazione pubblica anche in tv che sono commerciali”.