“Ancora una volta l’Usigrai strumentalizza i temi al centro del confronto tra sindacati e azienda per uno sciopero dall’evidente significato politico. Peccato, perché così si sviliscono istanze reali che attraversano tutte le redazioni e impattano negativamente sul lavoro dei colleghi come le carenze di organico, la questione degli accorpamenti tra testate e la cosiddetta “fase 2 del giusto contratto”, che consentirebbe a tanti giornalisti e giornaliste ora precari di accedere alle tutele del contratto giornalistico”. Così in una nota gli esponenti della componente sindacale di Pluralismo e Libertà, presente in Stampa Romana e Fnsi.
“Per noi”, proseguono gli esponenti di Pluralismo e Libertà, “la strada maestra rimane quella del confronto, anche energico, con l’azienda e non quella di uno sciopero demagogico dal quale ovviamente ci dissociamo”.
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