“Ringrazio il Presidente Storace che mi offre l’opportunità di ribadire, qualora fosse necessario, che è assolutamente estranea alla mia storia politica, e non solo, qualsiasi disattenzione rispetto al problema del conflitto di interessi o di un privilegio della politica rispetto all’arte e al mondo della cultura. Per me valgono soltanto i valori artistici. Se dipendesse da me, ma non dipende da me, finanzierei soltanto la sperimentazione, finanzierei i giovani, i giovanissimi, quelli che non riescono ad avere una prima occasione, una prima chance per farsi vedere“. Lo ha detto l’assessore regionale alla Cultura, Lidia Ravera, rispondendo in Aula all’interrogazione proposta dal leader de ‘La Destra’ Francesco Storace, in merito ai “Finanziamenti in favore della società di produzione cinematografica Wildside Srl“, che vede tra i suoi azionisti Mario Gianani, marito del Ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia, Lorenzo Mieli, Marco Martani, Fausto Brizzi e Saverio Costanzo. “Io penso che il danaro pubblico debba andare nella direzione di chi ne ha bisogno – ha proseguito Ravera – e che non debba mai essere una regalia di nessun tipo, laddove si stia dentro il mercato, ed è nel mercato che bisogna rischiare e scommettere senza chiedere danaro pubblico. Questo è il principio ispiratore del lavoro che ho fatto in questi due anni“. L’assessore ha voluto però sottolineare che “non è molto facile invertire la tendenza. Ci sono anni e anni dietro in cui le cose sono andate in un altro modo e cambiare completamente filosofia rispetto ai finanziamenti nel mondo della cultura è un processo forse un po’ più lungo di quello che noi pensiamo“, ha concluso Ravera.