“Come sapete, dal Primo agosto è ufficialmente terminata l’erogazione del reddito di cittadinanza per migliaia di cittadini italiani, suscitando proteste sia da parte di alcune fasce della comunità che di numerose amministrazioni locali preoccupate di dover fronteggiare l’ondata del disagio sociale. Una situazione delicata e complessa, che purtroppo non nasce oggi ma che oggi si consuma in maniera allarmante. Negli scorsi anni, avevamo espresso tutti i nostri dubbi sul reddito di cittadinanza, in particolare sulla questione dei controlli – molto spesso mancati – per la corretta applicazione di questo sussidio economico che, in molti casi, era stato illogicamente attribuito a chi non ne aveva diritto, a discapito di coloro che invece vivevano in grave difficoltà finanziaria. Un quadro problematico trascinatosi nel tempo con la politica italiana che ha preferito fare guerra mediatica anziché aggiustare in Parlamento un provvedimento che poteva rivelarsi ancora più ficcante e concreto. Cosa purtroppo mai avvenuta. Cosa succederà adesso? Siamo sicuri che gli ammortizzatori sociali e i nuovi sussidi previsti dall’esecutivo saranno buon sostegno economico per le fasce più povere della popolazione? Domande che richiedono risposte immediate e convincenti”.Così, in una nota, il presidente della associazione Assotutela, Michel Emi Maritato.