“È improvvisamente esplosa una serie di guerricciole nel centrodestra ufficiale con piazze contrapposte, insulti
reciproci, giunte sfiduciate. A poche settimane dal referendum, il centrodestra ufficiale si sta trasformando nel miglior propagandista di Renzi”.
Lo scrive in una nota Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra.
“La partita è tra gruppi contrapposti per una leadership senza primarie.
La stessa piazza di Salvini in cui pure sono risuonate efficaci parole
d’ordine sul tema della sovranità, serviva per incoronare il leader della
Lega come candidato premier, probabilmente all’insaputa dei cosiddetti ospiti
d’onore, Giovanni Toti e Giorgia Meloni. In aggiunta, si registrano le
lezioncine di Parisi contro il “populismo”, la guerra di Padova e ora pure i
fatti e misfatti di Latina dove vanno in galera un po’ di esponenti di Fi e
Fdi. C’è davvero da riflettere sul futuro del centrodestra che vorrebbe
essere alternativo a Pd e grillini. Sembra che tutti facciano a gara per dire
agli italiani di scordarsi il bel tempo andato. State rovinando tutto –
prosegue Storace su Il Giornale d’Italia – vorremmo dire ad una qualunque
loro riunione se solo ci chiamassero a dire la nostra. Ma non ci vogliono tra
i piedi – forse perché per molti di loro noi de La Destra rappresentiamo la
coscienza dimenticata – e allora la diremo domenica prossima, nella
manifestazione convocata assieme ad Alemanno e Azione Nazionale all’Adriano
di Roma. Nessuno si può permettere esclusioni da una coalizione che non
riesce a fare chiarezza su contenuti, comportamenti e sulla leadership. Se
sarà possibile riannodare un filo comune lo vedremo, a partire dalla stessa
Meloni, con cui – incredibilmente – non comunichiamo dalla bellezza di un
anno, fatti salvi i doverosi auguri per il lieto evento che l’ha riguardata.
Ma nessuno ci chieda sconti nella persistenza di atteggiamenti davvero
incomprensibili. Almeno siate capaci di essere uniti fra voi”.