“Sanità, lavoro e trasporti sono i tre settori dove il governo regionale guidato da Nicola Zingaretti ha collezionato una serie di fallimenti epocali. Nei quattro anni di amministrazione non sono cambiate le cose, anzi sono addirittura peggiorata. Le tante rivoluzioni annunciate non sono mai avvenute, i settori sono solo inesorabilmente regrediti anche se il governatore “immagina” una realtà del tutto diversa da quella che i cittadini vivono quotidianamente”. Lo dichiara in una nota Mario Abbruzzese, consigliere regionale di Forza Italia del Lazio e Presidente della Commissione Speciale Riforme Istituzionali. “Purtroppo – prosegue la nota – la situazione nella rete ospedaliera della Regione Lazio è veramente drammatica. Pronto soccorso affollatissimi, pazienti stipati nei corridoi con tempi di attesa che delle volte superano addirittura le 48 ore, ospedali che scoppiano, mancanza di personale e mobilità passiva alle stelle. Questa è la realtà della nostra sanità senza se e senza ma. Veniamo al lavoro. Molti dati ci hanno fatto capire che, compresi quelli dell’Istat sulle condizione di vita delle famiglie, Zingaretti e la sua maggioranza abbiano completamente fallito in questi anni, sia in ordine alla creazione di reddito per le famiglie, sia in ordine alle politiche del lavoro e sia in ordine alla inclusione sociale.Quasi un terzo della popolazione residente nel Lazio è a rischio povertà e ciò dovrebbe indurre a delle serie e profonde riflessioni. Ancor più evidente è la circostanza che gli slogan e gli annunci, tanto cari a Zingaretti ormai non incantano più nessuno e tanto meno i cittadini del Lazio, mentre di contro servirebbero, strategie, programmi, iniziative di sviluppo e di incremento dell’occupazione. Iniziative totalmente sconosciute a questa maggioranza di governo regionale. Sui trasporti, infine, un ulteriore fallimento sia su gomma che su rotaia. Anche qui i problemi sono sempre gli stessi da quattro anni. E’ stato inaugurato qualche treno ma si viaggia sempre in convogli affollati e fatiscenti e il governo regionale non vuole sentir parlare di una vera e propria riorganizzazione della mobilità regionale attraverso la realizzazione di infrasrutture al passo con i tempi”.