Lo dichiara in una nota l’Assessore Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Ambiente e Risorse Naturali della Regione Lazio, Enrica Onorati.
La sughereta San Vito è considerata per estensione la più importante dell’Italia peninsulare: un bosco di quercia da sughero (Quercus suber) ad alto fusto in cui, tra gli esemplari più giovani, si ergono maestosi alberi centenari, monumentali. Da anni, questo ecosistema di inestimabile valore è esposto al concreto e incombente rischio di distruzione, e in alcune parti è già gravemente compromesso, a causa di un fungo patogeno denominato PhytophthoraCinammomi – conclude Onorati – Grazie all’impegno della Direzione regionale al Capitale Naturale, Parchi e Aree Protette, grazie al lavoro progettuale realizzato dal Parco regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi in collaborazione con l’Università degli Studi della Tuscia, sono state individuate e impegnate risorse destinate a realizzare studi e attività utili alla conservazione della Sughereta.
Tra gli interventi previsti dal piano triennale c’è anche una mappatura delle aree colpite dal deperimento, l’applicazione di protocolli di contenimento basati sulla lotta integrata con l’utilizzo di molecole naturali, la realizzazione di opere di ingegneria naturalistica con restauro e sistemazione idraulica”