Il Piano prevede maggiori risorse per il superamento della povertà, saranno potenziati i servizi per le persone anziane, in particolare quelli di semiresidenzialità e di assistenza domiciliare (con il conseguente potenziamento della figura del caregiver, delle strutture residenziali, semi-residenziali e dei centri di accoglienza), così come saranno potenziati i servizi per le persone con disabilità, con l’obiettivo di superare l’isolamento e l’emarginazione. I finanziamenti saranno utilizzati per gli interventi a favore di minori a rischio, supportando maggiormente le famiglie affidatarie e incentivando la rete dei Centri famiglia.
L’obiettivo è razionalizzare, consolidare e migliorare il sistema integrato dei servizi e degli interventi sociali e socio-sanitari in tutta la regione. Sono previste misure specifiche per l’infanzia e i minori, la disabilità, gli anziani, le famiglie e la genitorialità, i soggetti a rischio di esclusione, come i migranti e i detenuti, le donne vittime di violenza.
“Il Piano sociale era atteso dai cittadini sin dal 2000 ed è frutto di un lavoro corale portato avanti anche in commissione e che ci ha consentito di raggiungere il traguardo in pochi mesi. La centralità della persona e del suo benessere ne hanno guidato la stesura. Lo scopo è creare le condizioni per assicurare un facile e omogeneo accesso alle prestazioni sociali e sociosanitarie di qualità, così da favorire l’inclusione sociale e pari opportunità per tutti- così Alessandra Troncarelli, assessore alle politiche sociali, che ha aggiunto: il Piano è uno strumento dinamico con durata triennale e i risultati saranno monitorati e valutati periodicamente per un maggiore incidenza sul territorio della Regione Lazio. Questo proprio per rispondere al fabbisogno reale dei cittadini, fulcro della nostra azione di governo. Per questo importante traguardo voglio ringraziare il Consiglio che ha approvato il documento senza nessun voto contrario”.