Refrigeri: realizzare un’assemblea dei contratti di fiume
“Un’assemblea dei contratti di fiume regionali“. È questa la sede nella quale l’assessore all’Ambiente del Lazio, Fabio Refrigeri, vede la sintesi generale di questi strumenti e dalla quale poi seguiranno i contratti territoriali. Un’idea da realizzare, di fatto, entro la fine di quest’anno. Un luogo di partecipazione tra cittadini, associazioni, enti locali e Regione che permetta di sfruttare anche le opportunità finanziarie utili alla realizzazione degli scopi per cui nascono questo tipo di patti. Con tale ipotesi di “avanzamento“, ipotizzata da Refrigeri, si è chiusa l’audizione di oggi pomeriggio alla Pisana delle associazioni interessate al contratto di fiume del Sacco. Un’iniziativa nata “dal basso” che in un incontro ad Anagni ha portato alla definizione nel maggio scorso delle linee guida. Documento che è stato depositato agli atti delle commissioni VI, competente per l’ambiente, e VIII, che raccoglie una serie di materie connesse alle attività produttive. I lavori sono stati presieduti di Enrico Panunzi (Pd), presidente della VI commissione, mentre per la VIII – riunita congiuntamente – c’era la consigliera Daniela Bianchi (Pd) (presidente ne è Mario Ciarla, sempre Pd). Una rappresentante dell’assessorato attività produttive ha portato il saluto e la disponibilità a lavorare per uno sviluppo sostenibile dell’assessore Guido Fabiani.
Uno strumento di tutela e rilancio attraverso la partecipazione
A illustrare gli scopi del contratto di fiume è stata Cristiana Avenali (Pd), che assieme a Bianchi e a Rosa Giancola (Pd) si era fatta promotrice dell’audizione. Avenali, che ha ricordato le iniziative della Regione e pure l’esistenza di una proposta di legge, ha evidenziato che il contratto di fiume “serve a migliorare la qualità delle acque e del fiume stesso“. Sua la proposta a Refrigeri di un tavolo tecnico a livello regionale per i contratti di fiume. “La qualità delle acque qualifica l’intero territorio” ha aggiunto nel suo intervento Bianchi, ricordando che l’assunzione di responsabilità dei cittadini che quanto accaduto non possa ripetersi. Vale la pena ricordare che la Valle del Sacco è stata interessata da uno dei maggiori disastri ambientali della Regione e che quindi, come è stato osservato più volte anche oggi, la sfida di un contratto di fiume in quest’area assume una valenza particolare. Sulla partecipazione dei cittadini ha insistito Silvana Denicolò (M5s): “Bisogna trovare il modo di coinvolgere i cittadini“. L’audizione è stata per Denicolò pure l’occasione per ricordare che attende una risposta proprio da Refrigeri a una sua interrogazione sulla qualità delle acque del Sacco. Giancola ha sollecitato i colleghi consiglieri a sfruttare l’occasione dell’adeguamento alla Delrio da parte della Regione per istituzionalizzare gli strumenti di partecipazione.
Le linee guida delle associazioni per il contratto di fiume del Sacco
Nel corso dell’audizione hanno preso la parola i rappresentanti di Legambiente, dell’associazione “Pulliano”, della Rete tutela della Valle del Sacco, di Ci vediamo in provincia e del Laboratorio comune dell’Alta Valle del Sacco. Le linee guida che sono state consegnate alle commissioni consiliari prevedono una road map che prevede una preparazione per la quale sono necessari 12 mesi, quindi 18 mesi per l’attivazione, 36 mesi attuazione e una quarta fase di consilidamento. Tra i punti di forza elencati nel documento del “Coordinamento delle associazioni della Valle del Sacco“: azioni di bonifica e tutela dell’ambiente e green economy.
Grazie a questi presupposti gli ambiti di intervento individuati sono:
Riforma Delrio, Tronca in audizione sul ruolo di Roma capitale
“Il vero punto nodale è il peso che s’intende dare alla peculiarità di Roma capitale“. Con queste parole il prefetto Francesco Paolo Tronca ha concluso il proprio intervento sulla proposta di legge regionale d’adeguamento della legislazione regionale ai dettami della cosiddetta legge Delrio. Il commissario straordinario di Roma capitale è giunto alla Pisana accompagnato dal sub-commissario Ugo Taucer e dal segretario generale Serafina Buarnè. Sulla proposta di legge regionale n. 269 all’esame della I commissione, Affari istituzionali, presieduta da Baldassarre Favara (Pd), e della IV, Bilancio, presieduta da Mauro Buschini (Pd), riunite in seduta congiunta, Tronca si è limitato a esprimere alcune osservazioni di carattere generale, sottolineando i limiti del proprio mandato e la titolarità della politica a entrare nel merito del provvedimento.
Premettendo che rispetto alla proposta in discussione “ci sono valutazioni prettamente politiche in cui, come organo tecnico, non posso addentrarmi“, il prefetto Tronca ha concentrato in tre punti le proprie osservazioni: il peso dato dall’articolo 3 del provvedimento a Roma capitale nei meccanismi di consultazione degli enti territoriali; la definizione degli ambiti territoriali ottimali per materie importanti come rifiuti e trasporto pubblico locale; la parte normativa riferita alle risorse a disposizione di Roma capitale (articolo 15 della pl 269). “La concertazione nell’ambito del Cal (Consiglio delle autonomie locali) – ha detto Tronca – rende di fatto, a mio parere, il peso specifico di Roma capitale equiparato al peso specifico degli altri comuni. Il perché e il per come non spetta a me. È frutto di una scelta politica, tecnica, di una prima stesura che va rivista? A voi la valutazione. È una cosa che ho rilevato, ma non entro nel merito”.
“Considerato che gli Ambiti territoriali ottimali perimetrano il territorio su cui sono organizzati i servizi pubblici integrati – ha proseguito Tronca – pensiamo a servizi importantissimi quale quello del ciclo dei rifiuti o del trasporto pubblico locale, fondamentale per il cittadino e per il livello di qualità della vita di tutti gli ambiti, forse in questo Roma capitale dovrebbe vedersi attribuito un ruolo un po’ più significativo non dal punto di vista politico ma da quello gestionale e organizzativo, perché è la cabina di regia di questi settori che sono essenziali per la vita quotidiana. Tutto questo non mi sembra che emerga in modo significativo dall’articolato della proposta di legge.“. Riguardo all’articolo 15, Tronca si è così espresso: “Non mi sembra, da tecnico, che risultino particolarmente chiare le modalità con cui vengono individuate le risorse umane, strumentali e finanziarie necessarie a Roma capitale a far fronte alle nuove funzioni amministrative che le vengono attribuite, ma questo vale anche per altri comuni, e non solo per Roma. Il pensiero è corso a immaginare che si potrebbe prevedere un rinvio a successivi e distinti provvedimenti attuativi di dettaglio che permettano una pesatura di queste risorse finanziarie, indispensabili per svolgere le funzioni previste in più, che sono robuste, complesse e richiedono un impianto gestionale adeguato. Le nuove funzioni, se vengono attribuite, devono funzionare a perfezione e servono risorse per farle funzionare. La mia proposta – ha concluso Tronca – è quella di immaginare di concertare in modo più analitico ogni valutazione di merito per consentire una attenta e necessaria analisi economico-organizzativa che tenga conto della complessità di Roma capitale.“.
Nel corso dell’audizione il capogruppo del Pdl, Antonello Aurigemma, si è detto d’accordo al 99% dell’intervento di Tronca, in particolare sul punto che è la politica che deve dirimere queste questioni. Secondo Aurigemma, visto che manca la politica di una parte importante del territorio interessata dal provvedimento, è necessario riflettere se è il caso di soprassedere per il momento e discutere nuovamente quando nel comune di Roma tornerà a esserci un interlocutore politico. Perché “questa norma senza Roma è nulla“, come ha sottolineato Francesco Storace (La Destra).
A ricordare le finalità della pl 269 è intervenuto l’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore. La cosiddetta legge Delrio (Legge n. 56 del 7 aprile 2014 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”) impone alle regioni di ridisegnare confini e competenze dell’amministrazione locale, in attesa della riforma del titolo V della Costituzione. Di qui la pl 269 d’iniziativa della Giunta regionale, concernente il “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alla Città metropolitana di Roma Capitale, a Roma Capitale e riallocazione delle funzioni amministrative a livello locale”.
Nel corso dell’audizione sono intervenuti anche i consiglieri Riccardo Valentini (Pd), Fabrizio Santori (Gruppo Misto), Pietro Sbardella (Gruppo Misto), Gianluca Perillli (M5s), Daniele Fichera (Psi per Zingaretti), Giancarlo Righini (FdI), Fabio Bellini (Pd).
Dopo l’audizione ci sono stati alcuni interventi sull’ordine dei lavori ed è stato stabilito di iniziare la discussione generale martedì 17 novembre, alle ore 15.
Nella foto in alto, da sinistra: il segretario generale di Roma capitale, Serafina Buarnè, il subcommissario Ugo Taucer, il commissario straordinario Francesco Paolo Tronca, il presidente della I commissione, Baldassarre Favara, il presidente della IV, Mauro Buschini, e l’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore.
TRASPORTI: IL CONTRIBUTO DELLA REGIONE PER IL GIUBILEO
Più servizi per i pellegrini e per i cittadini di Roma. In previsione dell’aumento dei flussi dei viaggiatori soprattutto nell’area urbana di Roma, la Regione ha programmato un’offerta straordinaria di servizi. L’intervento rafforzerà ulteriormente il lavoro fatto in questi due anni e mezzo per migliorare trasporto pubblico, in particolare su Roma, a partire soprattutto dal potenziamento del servizio ferroviario nell’area metropolitana
Dalla Regione un contributo importante per migliorare i trasporti in occasione del Giubileo. L’intervento rafforzerà ulteriormente il lavoro fatto in questi due anni e mezzo per migliorare trasporto pubblico, in particolare su Roma, a partire soprattutto dal potenziamento del servizio ferroviario nell’area metropolitana con servizi che rimarranno in dote ai cittadini anche dopo il Giubileo.
Più servizi per i pellegrini e per i cittadini di Roma. In previsione dell’aumento dei flussi dei viaggiatori soprattutto nell’area urbana di Roma, la Regione ha programmato un’offerta straordinaria di servizi basata su tre azioni:
Nei prossimi giorni saranno 3 nuovi treni jazz, saranno consegnati in anticipo su quelli previsti nel prossimo contratto di servizio a sostegno dell’aumento di offerta per il Giubileo. Tra le altre cose vengono incrementate anche le frequenze tra Roma Tiburtina e Roma Trastevere fino a 7’30” dal lunedì al venerdì con la possibilità di percorrere 14 km in circa 20 minuti: una linea ferroviaria a carattere urbano con frequenze e velocità medie molto vicine a quelle della metropolitana.
Dopo i 26 nuovi treni già consegnati e messi in servizio, a cominciare dai primi mesi del prossimo anno saranno a disposizione dell’intera rete altri nuovi treni jazz e vivalto che aumenteranno ancora l’offerta e il comfort di viaggio sia per i pendolari sia i pellegrini.
“Il 20 novembre inizierà la seconda fase delle inaugurazioni dei pronto soccorso, mentre il 4 dicembre poseremo il ponte sulla via Francigena che permetterà lo scavalcamento di un torrente e quindi l’ingresso a Roma a piedi fino a San Pietro -lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: l’esito dei tavoli è che abbiamo davanti 15 giorni di inaugurazioni e impegni che ora cominciano a diventare realtà e segna un buon livello che comincia a produrre risultati concreti per la città“- ha detto ancora Zingaretti.
TURISMO SOSTENIBILE: PARTECIPA ALL’OPEN DAY
La Regione presenta il progetto pilota per il turismo sostenibile. L’appuntamento è giovedì 26 novembre alle ore 9.30 alla Sala Tevere della Regione Lazio. Nel progetto sono coinvolte regioni e città europee
Un evento dedicato al turismo sostenibile e ai parchi. Nell’ambito degli Open days 2015, la Regione presenta il progetto pilota per il turismo sostenibile realizzato in collaborazione con l’Agenzia Regionale per i Parchi e il Parco Naturale Regionale Monti Simbruini. Il progetto coinvolge regioni e città europee.
L’appuntamento è giovedì 26 novembre alle ore 9.30 alla Sala Tevere della Regione Lazio in via Cristoforo Colombo 212 a Roma.