giovedì 21 Novembre 2024,

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Regione Lazio, Abbruzzese: presentata PL su consorzi industriali

scritto da Redazione
Regione Lazio, Abbruzzese: presentata PL su consorzi industriali

Insieme ai consigliere regionali di Forza Italia, Antonello Aurigemma, Luca Gramazio, Adriano Palozzi e Giuseppe Simeone abbiamo presentato una proposta di legge avente ad oggetto ‘Disposizioni sui Consorzi per le aree ed i nuclei di sviluppo industriale“. Lo dichiara in una nota Mario Abbruzzese, vice presidente della commissione Sviluppo Economico, Lavoro e PMI.
La proposta di legge allegata -prosegue – oltre ad innovare la legge regionale n. 13/1997 – nel rispetto dell’articolo 26 del d.lgs 31 marzo 1998, n. 112 ( Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59) nonché del medesimo articolo 45 della l.r. 14/1999 – definisce gli indirizzi per l’individuazione ed il riconoscimento delle aree produttive ecologicamente attrezzate (APEA), dotate di infrastrutture mirate alla tutela dell’ambiente, della salute e sicurezza dei lavoratori, con le quali favorire uno sviluppo economico ambientale sostenibile. Questa proposta parte dall’assunto secondo il quale i Consorzi industriali hanno piena autonomia amministrativa, organizzativa ed economico-finanziaria e sono enti a competenza territoriale. La necessità di garantire prospettive di sostenibilità allo sviluppo economico e sociale costituisce presupposto e fondamento di una parte sempre più rilevante delle politiche pubbliche, dei comportamenti sociali e delle dinamiche economiche delle società contemporanee. L’importanza della dimensione territoriale nell’attuazione di politiche di sviluppo economico e sociale è infatti largamente riconosciuta: per poter essere efficacemente “applicato” lo sviluppo socio-economico deve essere ridefinito in rapporto a un determinato contesto geografico, che diviene il focus di politiche locali in grado di mobilitare le risorse, le energie e gli attori che possono contribuire ad attuarlo con le proprie scelte e i propri comportamenti. Il concetto di sviluppo, quindi, va “territorializzato” (cioè riportato alla dimensione locale) per poter essere perseguito. Questo è vero innanzitutto in quanto variano capacità di carico e potenzialità di ogni singolo contesto territoriale, sottoposto a pressioni diverse e in grado di attivare risposte e soluzioni differenti alle molteplici problematiche socio-economiche. Un ruolo strategico e dunque indispensabile, dopo la riforma inerente la soppressione delle Province, che di fatto ha svuotato gli enti intermedi tra Regione e singoli Comuni. I consorzi per lo sviluppo industriale sono pertanto divenuti primari erogatori di servizi, indispensabili alla imprese per renderle competitive.
Quest’ultimi infatti, sono sempre di più caratterizzati da un ruolo nevralgico, fungendo da riferimento e collettore di azioni innovative del sistema produttivo locale con l’idea-forza di valorizzare le competenze e le specificità di vasta parte del tessuto produttivo localizzato in un ampio comprensorio che comprende molteplici realtà.
L’obiettivo perseguito è costituito dalla promozione della crescita economica, finanziaria ed occupazionale delle aree territoriali ivi appartenenti; l’organizzazione e la fornitura di servizi reali alle imprese e la realizzazione e gestione di azioni promozionali per l’insediamento di nuove attività imprenditoriali e per le aziende già presenti sul mercato.
I Consorzi industriali negli ultimi anni, hanno perseguito la strada del contenimento dei costi: obiettivo della presente proposta di legge, nella quale vengono ridotti i componenti del consiglio di Amministrazione, del collegio sindacale nonché la rimodulazione del compenso agli stessi, fissando per il Presidente e per i membri del Consiglio un gettone di presenza con rimborso delle spese sostenute, mentre per l’unico membro del Collegio sindacale è previsto l’applicazione del minimo tabellare delle tariffe professionali dei revisori dei conti. La presente proposta di legge che si sviluppa attraverso tre aspetti principali: l’ampliamento della gamma di servizi, funzioni ed attività per il territorio, i quali non sono più intesi solo come attività per gli insediamenti industriali, bensì come un lavoro quotidiano per aiutare concretamente tutte le attività produttive, di ogni settore, insistenti nelle diverse aree consortili, l’istituzione delle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate – APEA sulla base delle linee guida adottate dalla Regione dove sono stabiliti i consorzi industriali, il perseguimento delle politiche di contenimento dei costi che portino ad un effettivo risparmio per gli stessi enti industriali, i quali si ricorda hanno autonomia finanziaria rispetto alla Regione Lazio. La presente proposta di legge consente, dunque, di innovare le funzioni e le attività dei consorzi per lo sviluppo industriali in base alle nuove esigenze industriali e di mercato, in particolare nell’attuale periodo storico ove una eventuale mancanza dei Consorzi Industriali potrebbe avere effetti drammatici per l’occupazione e l’economia di questo territorio con ripercussioni sociali difficilmente giustificabili, visto che con grandi difficoltà si tenta di uscire dalla spirale della recessione. Si segnala infine la legge della Regione Basilicata n° 32 del 5 novembre 2014, per il “Rilancio dei Consorzi di Sviluppo industriale“, che ha formulato l’apposito articolo 24, mirato alla costituzione di Reti infrastrutturali immateriali, avvalendosi delle competenze ed esperienze della Federazione nazionale dei Consorzi F.I.C.E.I., che da 50 anni affianca ed orienta l’operatività di ciascun Consorzio, offrendo gratuitamente alle Regioni, nella formulazione di nuove norme e di strategie di politica industriale, attraverso propri esperti giuristi ed economisti, al fine di introdurre le più moderne tecniche dei paesi industriali più avanzati“.

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