Via libera ai primi sette articoli, con l’aggiunta di un ottavo non presente nel testo originario, della proposta di “Norme per valorizzare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli e alimentari di qualità provenienti da filiera corta“. L’esame delle restanti disposizioni da parte della commissione Agricoltura, presieduta da Mario Ciarla (Pd), proseguirà nella prossima seduta. Ha partecipato ai lavori l’assessore all’Agricoltura, caccia e pesca Sonia Ricci. “Questa legge – ha detto – si inserisce bene nel quadro della futura programmazione“. Sull’intero testo pendevano oltre cento tra emendamenti e subemendamenti, per lo più mirati a rendere la normativa compatibile con le disposizioni nazionali e comunitarie. Hanno ottenuto parere favorevole gli articoli destinati a individuare il campo di applicazione, le finalità e la definizione di prodotti “a filiera corta“. Via libera anche alla norma sul loro utilizzo nelle mense della Regione. Vietati gli organismi geneticamente modificati (Ogm), anche nei mangimi per animali. Voto a favore in commissione alle norme su valorizzazione e promozione commerciale, sui compiti dei Comuni e sul regolamento. Accolti emendamenti presentati da Cristiana Avenali (Pd) – che è prima firmataria della proposta di legge – da Mario Abbruzzese (Forza Italia) e da Giancarlo Righini (Fratelli d’Italia). Su iniziativa di Avenali, di Riccardo Valentini (Pd), e con la firma anche di Pietro di Paolo (Ncd), introdotti con un emendamento i Centri di trasformazione di comunità, grazie ai quali per lavorare i loro prodotti le piccole aziende “si potranno consorziare – ha sottilineato Valentini – senza andare fuori regione“. Tra le altre modifiche approvate oggi: sostegno ai gruppi di acquisto solidali (emendamento Abbruzzese che ha assorbito un’analoga iniziativa a firma M5s) e ai gruppi di offerta (Abruzzese), più la previsione di uno spazio web per raccolta e catalogazione di atti, pubblicazioni e dati sulla diffusione dei prodotti a filiera corta (Righini).