Di cosa si tratta? In particolare il Lazio, nell’ambito del “regionalismo differenziato”, intende orientare il percorso verso la definizione di un nuovo assetto di competenze e nuove forme di governo del territorio più razionali, organiche e coese, e non verso nuove forme competitive di autonomia o tese all’accrescimento dei divari fiscali interregionale.
Il documento di indirizzo individua cinque ambiti di intervento:
La delibera viene ora trasmessa al Consiglio delle Autonomie Locali (CAL), per l’espressione del parere richiesto dall’articolo 116 della Costituzione. Successivamente, la proposta sarà trasmessa al Consiglio Regionale. All’esito di tale percorso, il Presidente della Regione è autorizzato ad avviare il negoziato con il Governo.
“Nel Lazio avviamo un percorso verso l’autonomia regionale con l’obiettivo di perseguire una migliore virtuosità nell’organizzazione dell’intervento pubblico alla luce del lavoro già portato avanti negli ultimi anni per l’equilibrio di bilancio e nel solco di un dibattito già aperto in altre Regioni, come il Veneto, la Lombardia, l’Emilia Romagna e in alcune Regioni del centro” così Alessandra Sartore, assessore alla Programmazione economica, Bilancio, Patrimonio e Demanio.