È la prima volta che la Regione Lazio si dota di una legge organica sui piccoli comuni. Ringrazio la consigliera Francesca De Vito, prima firmataria della proposta, il Presidente della commissione consiliare Rodolfo Lena e tutti i membri del consiglio regionale per il lavoro svolto. L’impegno continuo al dialogo con i territori ci consente oggi di avere a disposizione un quadro omogeneo di opportunità e risorse, grazie alle quali mettere in campo una programmazione seria e di lungo respiro.
Tra i punti salienti del provvedimento, l’istituzione di un reddito di residenza attiva, suddiviso in tre annualità, per quanti trasferiscono la propria residenza in un piccolo comune, avviano un’attività imprenditoriale o recuperano beni immobili del patrimonio storico e culturale. Previsti anche contributi una tantum a sostegno della natalità. Si conferma, quindi, l’impegno della Regione Lazio a stare al fianco dei piccoli comuni, realtà dal valore enorme che d’ora in poi avranno occasioni in più di rilancio e sviluppo in tutti i settori.
Tra le altre misure introdotte, la predisposizione del Piano regionale per la riqualificazione dei piccoli comuni, di durata triennale; agevolazioni tributarie in materia di Irap, a favore delle nuove imprese costituite dopo l’entrata in vigore della legge; interventi diretti a valorizzare e mantenere in vita, attraverso la gestione associata, le istituzioni scolastiche, o ridurre il disagio dove sono chiuse; sostegno ai prodotti agricoli, agroalimentari nonché artigianali tipici locali, ai percorsi enogastronomici e alle iniziative che concorrono ad accrescere la sostenibilità ambientale; salvaguardia dell’ambiente e tutela della biodiversità anche attraverso la valorizzazione dei biodistretti.
Previsti inoltre interventi per il recupero e la riqualificazione dei centri storici e la promozione degli alberghi diffusi; sostegni al processo di ammodernamento informativo dei piccoli comuni; assistenza tecnica, anche attraverso convenzioni con Anci e Uncem regionali, per l’accesso ai fondi dell’Unione Europea. È introdotta la possibilità da parte della Regione Lazio, anche mediante forme di avvalimento o convenzione, di assicurare le risorse umane e strumentali per la gestione ordinaria delle funzioni proprie o delegate, dei servizi, delle attività di programmazione oltre che per la redazione e realizzazione di progetti ordinari o straordinari di valorizzazione territoriale, sociale ed economica. La legge prevede, inoltre, misure particolari, anche di semplificazione amministrativa, a favore dei comuni con popolazione fino a 2.000 abitanti.