È stato approvato il Protocollo di Intesa per il contenimento dell’eccessiva presenza di cinghiali sul territorio regionale, che verrà sottoscritto con Federparchi Lazio, Coldiretti Lazio e Legambiente Lazio. Il protocollo assicurerà la conservazione delle specie, prevenendo e limitando rischi e danni alla biodiversità, alla popolazione e alle imprese agricole. Le azioni previste saranno tutte nell’ambito del sistema delle aree protette regionali, integrando le attività di prevenzione e controllo esistenti. L’accordo ha durata triennale prevede uno stanziamento regionale di 100.000 euro l’anno.
Tra i punti previsti dall’accordo ci sono:
- L’attivazione di studi sperimentali per la valutazione dell’efficacia dell’attività di controllo numerico delle popolazioni e di prevenzione del danno;
- L’intensificazione delle attività di controllo numerico su tutto il territorio regionale; la semplificazione e velocizzazione dell’iter autorizzativo per i piani di controllo numerico della fauna selvatica nelle aree protette regionali;
- La creazione di un sistema unico di raccolta dei dati georeferenziati sui danni da fauna nelle aree protette regionali;
- Un programma regionale di formazione e aggiornamento degli agricoltori e del personale operante nelle aree protette regionali;
- La realizzazione di una campagna di comunicazione finalizzata ad aumentare il livello di conoscenza degli agricoltori sulle modalità di accesso agli indennizzi dei danni e agli strumenti di prevenzione, nonché alle implicazioni del mutato quadro normativo europeo.
Per quanto concerne gli animali o le loro carni potranno essere:
- Destinati alla cessione diretta o all’allevamento;
- Se macellati o abbattuti, conferiti presso un centro di lavorazione della selvaggina autorizzato;
- Ceduti, come carcasse, per uso privato domestico con divieto di commercializzazione, al personale coinvolto nelle operazioni di abbattimento;
- Donati ad associazioni e altri organismi senza fine di lucro, previa verifica sanitaria e a condizione che siano utilizzati a scopo benefico.
Inoltre la Regione Lazio definirà con le ASL procedure specifiche e omogenee per tutto il territorio per la gestione degli aspetti sanitari inerenti i soggetti catturati o abbattuti, la lavorazione e il trattamento della selvaggina e per le verifiche di conformità sanitaria, entro 60 giorni dalla sottoscrizione del Protocollo.