venerdì 22 Novembre 2024,
Sostegno all’artigianato artistico e tradizionale, ma anche a quello digitale e al coworking; semplificazione normativa, rilancio delle botteghe scuola; introduzione della figura del maestro artigiano e incentivi per l’innovazione e il ricambio generazionale. Sono alcune delle novità inserite nel nuovo Testo Unico regionale per l’Artigianato, approvato il 4 febbraio dal Consiglio regionale del Lazio e i cui contenuti sono stati illustrati oggi, al Pio Sodalizio dei Piceni, in piazza San Salvatore in Lauro, dal governatore del Lazio, Nicola Zingaretti e dall’assessore regionale alle Attività produttive Guido Fabiani. Presenti all’iniziativa anche il presidente di Confartigianato imprese Lazio Zsolt Keszi, il presidente della Cna Lazio, Danilo Martorelli, il vicepresidente della Cciaa di Roma Lorenzo Tagliavanti, il coordinatore della Casartigiani Lazio Angelo Fornari e il presidente della Commissione Artigianato e Commercio della Pisana, Mario Ciarla. Sono in arrivo, ha annunciato Fabiani, anche i 12 milioni di euro del “Fondo per la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione dell’artigianato laziale“, che verranno attivati entro “120 giorni”, termine che “la Giunta si è data per approvare, previo parere e contributo di idee della Commissione Consiliare Attività Produttive, il piano di intervento straordinario (previsto all’articolo 28 della legge).
Si prevede che queste risorse siano così ripartite: 2 milioni per servizi in favore dell’artigianato (voucher per progetti di formazione, internazionalizzazione, ricerca e innovazione tecnologica); 5 milioni per interventi a fondo perduto e 5 per finanziamenti agevolati. Questi ultimi 10 milioni sono dedicati a: acquisto e ristrutturazione di immobili a uso
aziendale; acquisto di nuove attrezzature e macchinari; sostegno al ricambio generazionale; sostegno all’artigianato artistico, riconoscimento dei maestri artigiani e avvio delle botteghe scuola; sostegno alla nascita di imprese; internazionalizzazione. Tra gli obiettivi principali della legge: riconoscere il valore economico, occupazionale e sociale dell’artigianato nel contesto socio-economico del Lazio; sostenere la nascita e il consolidamento delle imprese artigiane e la loro capacità di espansione competitiva nei mercati internazionali e realizzare un forte processo di semplificazione, delegificazione e snellimento delle pratiche burocratiche, riducendo così i costi e gli oneri finanziari per la Regione e per gli artigiani.
